
Daniele Particelli
25 giugno - 12:21 - MILANO
Anche durante l'estate, seguendo poche e semplici regole, possiamo tenere sotto controllo i sintomi più fastidiosi
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Un problema per milioni di italiani
Il reflusso gastroesofageo è qualcosa con cui milioni di italiani, 11 milioni secondo le stime più recenti, pari al 20% della popolazione, devono fare i conti più o meno quotidianamente, prestando la massima attenzione a quello che mangiano. Con l'arrivo dell'estate e l'aumento delle temperature, anche i sintomi del reflusso gastroesofageo possono peggiorare a causa di una serie di fattori sia legati al clima che allo stile di vita, spesso diverso quando si è in vacanza, dalla disidratazione ai pasti abbondanti o sbilanciati, dall'aumento del consumo di alcol e dei cibi irritanti alla digestione rallentata.
L'estate espone il nostro organismo a una maggiore perdita di liquidi e questo porta a una riduzione della diluizione degli acidi gastrici e all'aumento della loro aggressività. Se a questo aggiungiamo il fatto che, durante il periodo estivo, tendiamo a mangiare di più fuori casa, spesso scegliendo cibi piccanti, fritti o freddi, il danno è fatto.
La buona notizia, però, è che anche durante l'estate, seguendo poche e semplici regole si può tenere sotto controllo il reflusso gastroesofageo.
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