Quesada cambia l’Italia: nuovo capitano, nuovo 10 e tante novità con la Namibia

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Il tecnico alla vigilia del primo match del tour estivo: "Giocheremo a 1700 metri e non sarà una partita facile. Colpito da Nicotera prima ancora di conoscerlo"

Francesco Palma

25 giugno - 15:59 - MILANO

Lamaro, Capuozzo, Ruzza, Ioane, Allan, Paolo Garbisi: sono i giocatori tenuti a riposo da Gonzalo Quesada per questa tournee in Namibia e Sudafrica. L’Italia, senza i suoi big che devono recuperare dopo il minutaggio abnorme delle ultime stagioni (Lamaro e Ruzza hanno superato addirittura i 5000 minuti negli ultimi tre anni), si affida a un nuovo capitano (il “mulo” Nicotera) e a una formazione giovane e rivoluzionata: senza Allan e Garbisi contro la Namibia (calcio d’inizio venerdì alle 15) la maglia numero 10 passa a Giacomo Da Re – che manca dal 2023 ed è alla terza assoluta in azzurro – mentre dopo tanti infortuni ritorna in Nazionale Paolo Odogwu, così come Favretto in seconda linea. Occasione anche per Leonardo Marin, non come mediano ma come primo centro, e per Fusco accanto a Da Re come ai tempi dell’under 20. Poche sorprese in prima linea, dove non si può rinunciare a Fischetti, Nicotera e Riccioni, ma in panchina 2 su 3 (Di Bartolomeo e Hasa) saranno esordienti, così come può esordire l’estremo Mirko Belloni. Insomma, l’avversario non è dei più ostici (la Namibia ha appena cambiato c.t. ed è sotto pressione perché deve vincere la Coppa d’Africa per qualificarsi ai Mondiali) ma è comunque una prova del nove importante per tanti ragazzi che con questo tour estivo si giocano un’opportunità di entrare nel giro azzurro. 

Volti nuovi e scelte diverse

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 Non essendoci né Lamaro né i vice Ruzza e Brex, Quesada ha scelto Giacomo Nicotera come capitano: “Lo stimavo prima ancora di diventare c.t. dell’Italia, mi impressionavano le qualità tecniche ma anche il modo in cui si comportava in campo, quando l’ho conosciuto poi ne ho avuto la conferma. Il nostro capitano è Lamaro perché se lo merita, ma abbiamo sempre pensato a lui come possibile alternativa in caso di assenza, e non essendoci Ruzza e Brex la scelta è stata logica”. Tra le varie sorprese c’è anche la scelta di schierare Leonardo Marin come centro, un ruolo che non copre dal Sei Nazioni 2022: “Leo è sempre stato convocato da quando sono allenatore, praticamente conosce il gioco dell’Italia come me che l’ho creato (ride, ndr) anche se non ha giocato molto perché aveva davanti Garbisi e Allan, e proprio per questo in sinergia col Benetton abbiamo deciso di schierarlo in un ruolo dove può avere più spazio”. Dalla panchina partono tre possibili esordienti: Tommaso di Bartolomeo, Muhamed “Momo” Hasa e Mirko Belloni. Di Bartolomeo, tallonatore, è sempre stato il “terzo” dietro Nicotera e Lucchesi e sostituisce quest’ultimo, fuori per infortunio. Si ispira al mitico Leo Ghiraldini, studia giurisprudenza e ama il basket. Hasa – che può giocare sia pilone destro che sinistro, una rarità di questi tempi – è arrivato in Italia a 9 anni dall’Albania, all’inizio ha fatto fatica a scuola perché non sapeva l’italiano, poi il suo professore di educazione fisica gli ha fatto conoscere il rugby e gli ha cambiato la vita. Belloni, estremo rapido e veloce, è stato l’MVP dell’ultimo campionato italiano e ha già firmato per le Zebre: “Di solito portiamo 6 avanti e solo 2 trequarti in panchina, ma abbiamo deciso di portare un trequarti in più in panchina proprio per dargli l’opportunità di esserci, perché se lo merita” ha spiegato Quesada. 

A 1700 metri

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 Namibia-Italia si giocherà a Windhoek, capitale namibiana a quasi 1700 metri di altitudine. Anche se l’avversario non desta particolari preoccupazioni, gli Azzurri hanno sempre sofferto il primo impegno del tour estivo, anche a causa delle lunghe trasferte e della poca preparazione: “Non è stato facile trovare i ritmi e gli automatismi a giusti, soprattutto nei primi giorni di raduno a L’Aquila, dopo tante settimane senza giocare e con tanti ragazzi che non conoscevano il nostro modo di giocare. Nei primi allenamenti non eravamo fluidi come volevamo, ma siamo migliorati giorno dopo giorno. Da Re ha preso in mano la squadra come deve fare il nostro numero 10 e per questo lo abbiamo scelto. Chiaramente non sarà facile perché giocheremo la prima partita a 1700 metri di altitudine e ci sono tanti giocatori nuovi, ma ho detto a tutti di non viverla come la partita della vita: non voglio da loro cose eccezionali, voglio semplicemente che facciano ciò che sanno fare e dimostrino il loro valore. La Namibia magari non brilla in tutti i ruoli, ma ha una seconda e una terza linea interessante e con un numero 8 (Boysen, ndr) fortissimo, mi piace molto anche l’estremo Andre Van Der Berg, che gioca in Francia, e il mediano Swanepolel, non sottovalutiamoli”. 

Le formazioni di Namibia-Italia 

Namibia: 15 Andre Van Der Berg, 14 Dane Van Der Merwe, 13 Alcino Izaacs, 12 Danco Burger, 11 Jurgen Meyer, 10 Tiaan Swanepoel, 9 Jacques Theron, 8 Adriaan Boysen, 7 Max Katjijek, 6 Prince Gaoseb 5 Johan Retief, 4 Adriaan Ludick, 3 Aranos Coetzee, 2 Louis Van der Westhuizen, 1 Haitembu Shikufa; A disposizione: 16 Armand Combrink, 17 Jason Benade, 18, Sidney Halupe, 19 Ruan Ludick, 20 Johan Luttig, 21 Pieter Diergaardt, 22 Oela Blauuw, 23 Quirione Majiedt 

Italia: Italia: 15 Jacopo Trulla, 14 Paolo Odogwu, 13 Tommaso Menoncello, 12 Leonardo Marin, 11 Simone Gesi, 10 Giacomo Da Re, 9 Alessandro Fusco, 8 Ross Vintcent, 7 Manuel Zuliani, 6 Sebastian Negri, 5 Riccardo Favretto, 4 Niccolò Cannone, 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera (Capitano), 1 Danilo Fischetti A disposizione: 16 Tommaso Di Bartolomeo, 17 Mirco Spagnolo, 18 Muhamed Hasa, 19 Andrea Zambonin, 20 Lorenzo Cannone, 21 Stephen Varney, 22 Giulio Bertaccini, 23 Mirko Belloni

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