Il Decreto Sport è legge, Abodi: "Opportunità per lo sport e l'Italia intera". Tutte le novità

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La Camera dà il via libera con 153 sì, 85 no e 6 astenuti. Il testo è tornato stamattina a Montecitorio in terza lettura dopo la soppressione di alcune norme al Senato

Mario Canfora

Giornalista

6 agosto 2025 (modifica alle 13:55) - ROMA

La Camera dà il via libera al decreto sport con 153 sì, 85 no e 6 astenuti. Il testo, tornato a Montecitorio in terza lettura dopo la soppressione di alcune norme al Senato, è legge. Riguarda, in particolare, l'organizzazione di una serie di grandi eventi sportivi, dalle Olimpiadi invernali Milano-Cortina all'America's Cup di Napoli ai Giochi del Mediterraneo di Taranto, passando per le Atp Finals e l'Europeo di calcio 2032. È stato un iter complesso, soprattutto dopo le perplessità del Quirinale su alcune norme (tre, per l'esattezza) contenute e passate in prima lettura alla Camera, ma poi modificate al Senato. Una, in particolare, ha scatenato le polemiche delle opposizioni: l'articolo 9 quater che prevedeva, nei casi di concessione di un contributo statale superiore a 5 milioni di euro a favore dell'organizzatore di un evento sportivo di rilevanza nazionale o internazionale, che il Governo indicasse la società Sport e Salute S.p.A. per la gestione e l'organizzazione dell'evento. Norma poi soppressa al Senato e ha quindi consentito il sì per alzata di mano col rinvio alla Camera di stamattina, dove il testo è stato approvato. Resta la firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che non dovrebbe a questo punto mancare. 

le parole

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“L’approvazione di questo decreto – dichiara il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi – rappresenta un’opportunità non solo per il mondo dello sport, ma per l’intera Nazione. Un passaggio fondamentale soprattutto in vista dei prossimi grandi appuntamenti a partire dai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026, i Giochi del Mediterraneo di Taranto del 2026 e l’America’s Cup del 2027 a Napoli, con uno sguardo che va oltre il singolo evento e punta a una eredità positiva per la crescita del movimento sportivo italiano. Queste manifestazioni metteranno ‘l’Italia al centro del mondo’, come recita la campagna istituzionale dei prossimi Giochi invernali”. Il Decreto introduce importanti novità: dalla sicurezza sugli sci all’inserimento, all’interno del Codice penale, dell’impianto sanzionatorio già previsto dalla legge 401 del 1989, che estende agli arbitri lo stesso livello di protezione che il diritto penale assicura agli agenti di polizia; dalla rappresentanza di genere nella governance e nei comitati organizzativi degli eventi sportivi ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento degli studenti in occasione dell’America’s Cup; fino all’istituzione di un significativo fondo per borse di studio universitarie dedicate ad atleti per alto merito sportivo, misura prevista nel programma di Governo. Gli importanti fondi stanziati per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina guardano non solo alla sicurezza, all’ordine pubblico, al supporto logistico e alla vigilanza, ma anche alla riuscita sportiva dell’evento paralimpico. Allo stesso tempo, il Commissario per gli Europei Uefa 2032 lavorerà in stretto coordinamento con gli enti locali per riqualificare e modernizzare gli stadi, vere e proprie infrastrutture sociali strategiche, recependo le istanze delle amministrazioni territoriali affinché la Figc possa consegnare alla Uefa, entro ottobre 2026, la lista definitiva degli impianti selezionati. “Con questo decreto – prosegue Abodi – abbiamo dato risposte concrete e urgenti per fare in modo che l’Italia non solo sia pronta ad affrontare i grandi appuntamenti che la vedranno protagonista nei prossimi mesi, ma possa anche garantire la tutela di atleti, arbitri e appassionati, affinché la pratica sportiva si svolga in luoghi sicuri e accessibili. È una priorità per questo Governo, così come lo è la trasparenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche destinate all’organizzazione di eventi sportivi. Ribadisco che il mio obiettivo è quello di creare un modello organizzativo trasparente, una vera e propria ‘casa di vetro’, dove tutto sia visibile e accessibile". 

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