Inter-Milan di quella Coppa Italia viene ricordata per lo scontro tra lo svedese e il belga, degenerato in pesantissimi insulti
7 agosto - 10:51 - MILANO
Chiunque abbia mai praticato sport, a qualsiasi livello, sa bene che in campo volano parole che nella maggior parte dei casi restano lì. Non vi è mai capitato di mandare a quel paese il vostro miglior amico per un passaggio sbagliato, un errore sotto rete, o un fallo che si poteva risparmiare? Saliamo di livello, al top, ai professionisti. La tensione, la posta in palio, la rivalità: ecco che gli scontri verbali salgono di tono, diventano anche offese pesanti. È accaduto 4 anni fa nel derby di Coppa Italia Inter-Milan. I contendenti? Zlatan Ibrahimovic e Romelu Lukaku. Con il belga che ora ha teso un ramo d'ulivo allo svedese. "Se mi sono chiarito con lui? - ha dichiarato nell'intervista alla Gazzetta - Non serve. Ma io ho rispetto per la sua carriera: è stato un giocatore unico".
i fatti
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Come detto, lo scambio di vedute risale a martedì 26 gennaio 2021, quarti di finale di Coppa Italia. Ibra porta in vantaggio il Diavolo al 31', verso la fine del primo tempo Zlatan e Romelu si cercano, il rossonero incrocia lo sguardo del belga, sorride in maniera provocatoria e poi gli dice: "Chiama tua mamma, vai a fare i tuoi riti voodoo di m..., piccolo asino". Il riferimento era a quanto accaduto anni prima, quando Lukaku rifiutò di rinnovare il contratto con l’Everton, nonostante un’offerta super, perché a un passo dall'accordo fu stoppato da mamma Adolphine, origini congolesi, che in un rito voodoo - appunto - aveva ricevuto il suggerimento di far firmare il figlio con il Chelsea. Romelu andò invece poi allo United, dove trovò proprio Ibra. Ovviamente Lukaku non se ne sta zitto: "Vuoi parlare di mia madre? Perché? Fottiti, tu e tua madre. Parliamo della tua, di mamma: è una p...". Insomma, un triste siparietto.

murale
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Al 45' un incontenibile Lukaku andò a cercare lo svedese, fermato a fatica dal team manager nerazzurro Tagliacarne, da Lele Oriali e da alcuni compagni. Lungo il tragitto verso gli spogliatoi, Romelu avrebbe anche detto a Zlatan "Ti sparo in testa". Nella ripresa Ibra, già ammonito per la lite, si beccò un altro giallo e venne espulso. Arrivò poi il pareggio su rigore, trasformato dallo stesso belga. E al 97' il gol di Eriksen decise la sfida. Quel testa a testa, letterale, divenne anche un murale all'esterno di San Siro. Oggi Romelu gioca ancora per Antonio Conte, ma al Napoli. Ibra ha smesso due anni fa, ma è ancora nell'orbita Milan come consulente di Red Bird. Non si incroceranno più in campo. In fondo, meglio così, anche se ora la riconciliazione pare possibile.
La Gazzetta dello Sport
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