I 32 marchi auto che (forse) non conoscete

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Concessionario auto, vendita auto, mercato auto

Emilio Deleidi

20 maggio - 10:18 - MILANO

Non solo costruttori cinesi, non solo auto elettriche. Sono ormai diverse decine i brand un tempo sconosciuti disponibili nelle concessionarie italiane o in procinto di arrivarvi: ecco un panorama completo di quali sono e che cosa propongono

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Chi sono i nuovi costruttori auto

Vi capita di non riconoscere l’auto che precede la vostra mentre siete in coda al semaforo? Non avete mai visto quello strano logo collocato sul portellone della macchina vicina? È comprensibile, visto che tra il 2021 e il 2024 sono stati ben 18 i nuovi marchi affacciatisi sul mercato italiano. E che, da oggi al 2028, ne è previsto l’arrivo di innumerevoli altri. Sono dati che emergono dal New Brand Observatory del centro studi e ricerche Quintegia, presentati nel corso del Dealer Day 2025, che meritano un approfondimento. Perché la presenza di nuovi costruttori nel nostro Paese, se valutata complessivamente, inizia a non essere marginale: la quota di mercato nel primo trimestre del 2025 è risultata del 5,8%, in crescita rispetto al 3,7% dello stesso periodo dell’anno precedente e, soprattutto, in forte rialzo a confronto con lo 0,4% del primo trimestre del 2021. Vero è che il merito principale va attribuito a MG Motor (3,7% nel primo trimestre 2025) e Byd (0,9% nello stesso periodo), ma va anche detto che altri marchi come Jaecoo e Omoda (del gruppo Chery) e Polestar (della Geely, così come la Volvo), stanno intensificando gli sforzi per aumentare la propria notorietà, attraverso pubblicità televisive, sponsorizzazioni di eventi, coinvolgimento d’influencer e test drive con potenziali clienti. È, quindi, solo questione di tempo per vederne sempre più esemplari circolare sulle nostre strade: vale la pena, allora, conoscerli più da vicino, con questo sintetico "chi è dei nuovi marchi dell’auto". In prevalenza si tratta di brand cinesi, ma ce ne sono anche di altre provenienze; alcuni non sono ancora importati in Italia, ma sono comunque già presenti in diversi mercati europei, mentre altri arriveranno prossimamente anche dalle nostre parti. La curiosità che li circonda è in crescita, tanto che, secondo lo studio di Quintegia, il 44% degli acquirenti è pronto a prenderli in considerazione al momento della scelta, una percentuale che sale al 74% per i giovani nati a cavallo del nuovo millennio, la cosiddetta Generazione Z meno legata ai marchi di lunga tradizione e più aperta ad accogliere novità e cambiamenti tecnologici. Nei prossimi anni, dunque, il gioco per tutti i protagonisti della difficile partita dell’automotive si farà ancora più duro.

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