Hojlund sprint, vuole il Milan. Per Vlahovic serve pazienza

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Il club rossonero non ha fretta: sa che sarà più facile trattare gli esuberi nelle ultime settimane di mercato a prezzi inferiori

Andrea Ramazzotti

Giornalista

7 agosto - 10:49 - MILANO

Con Jashari ufficializzato ieri e Athekame sempre più vicino al Milan, adesso i rossoneri per completare l'organico hanno bisogno di un centravanti d’area, un bomber da almeno 15 gol che si alterni con Santiago Gimenez. O, se preferite, che ne prenda il posto nella formazione titolare, con il messicano pronto a subentrare. Ufficialmente in via Aldo Rossi non c’è fretta perché la consapevolezza è quella che, con l’andare avanti delle settimane, chi ha elementi in esubero dovrà liberarsene a prezzo di saldo. E trattare Vlahovic con la Juventus, quando i bianconeri avranno in organico David e magari Kolo Muani, sarà sicuramente più facile rispetto a chiedere adesso il serbo. Idem Hojlund per il quale però i tempi sono più brevi visto che lo United è a un passo dal piazzare anche il colpo Sesko dopo aver già rinforzato il reparto avanzato con Cunha e Mbeumo. Il danese ex Atalanta, insomma, già adesso è… un esubero, Vlahovic non ancora perché in questo momento è lui l’alter ego di David. 

Hojlund, quota 30

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Nell’ultima stagione Rasmus non ha giocato tantissimo e ha deluso. I 75 milioni più 10 di bonus versati all’Atalanta nel 2023 non sono stati ripagati dal rendimento del danese che ora ha le valigie pronte. Perché era stato voluto da Ten Hag (con il quale condivide l’agente) e adesso lo United con Amorim e il nuovo mercato ha deciso di voltare pagina. La richiesta per il cartellino di Hojlund si aggira sui 30 milioni di sterline ovvero 34,5 milioni, ma la sensazione è che il prezzo e pure la formula siano ulteriormente trattabili. Perché Rashford, per esempio, è andato al Barcellona in prestito con un’opzione d’acquisto da 30 milioni. Ecco, il Milan può puntare a una formula del genere che però lo United adesso non è disposto a concedere perché Hojlund guadagna molto meno di Rashford (un terzo, quattro milioni contro tredici) e perché ha la speranza di monetizzare il suo addio per finanziare in parte l’operazione Sesko. I primi contatti del Milan con Rasmus sono stati positivi, fin da quando era stato offerto nelle scorse settimane: una nuova avventura in Serie A lui vorrebbe provarla perché conosce il campionato e la sfida con il Diavolo lo affascina. Il suo è un sì al trasferimento, ma adesso bisognerà valutare le mosse del Milan. Se sceglierà di temporeggiare per strappare una formula o un prezzo migliore oppure se affonderà subito il colpo. 

Scambio per Vlahovic

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Più complicato al momento l’affare legato a Dusan, non solo perché la Signora in attacco non è overbooking come lo United, ma anche perché il serbo ha un ingaggio da 12 milioni netti a stagione e il Milan proponendogli 6-7 milioni netti per la prossima stagione senza Champions rischierebbe di far saltare il banco del monte ingaggi. Visto che tutti gli altri calciatori che stanno trattando il rinnovo (Maignan in scadenza 2026, Loftus-Cheek, Tomori, Saelemaekers e Pulisic nel 2027 anche se quest’ultimo ha un’opzione a favore della società per prolungare fino al 2028) poi chiederebbero cifre molto più alte. E poi c’è un altro fattore, quello legato al valore del cartellino di Vlahovic: la Juve, che ha a bilancio l’attaccante per l’ultimo anno a 19,5 milioni, non accetta minusvalenze e chiede 30 milioni. Con in rosa Kolo Muani, la cifra è destinata a scendere: è la legge del mercato. Ecco perché alla Continassa sperano che si materializzi un compratore subito. O che venga intavolata successivamente una trattativa per uno scambio. Tra i rossoneri piaceva Thiaw, ma la sua valutazione adesso è schizzata sopra quota 30 milioni (lo leggete nelle pagine successive). A Tudor interessa Saelemakers che però Allegri ha riportato a Milano (c’era una proposta della Roma per tenerlo) perché lo ritiene prezioso. Bennacer e Adli in questo momento non scaldano i bianconeri. Chukwueze? Pare neppure lui. Insomma le difficoltà ci sono nonostante Max vorrebbe lavorare di nuovo con Dusan, sentimento condiviso dall’attaccante.

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