Hamilton fissa l'obiettivo: "Sto lavorando perché la Ferrari 2026 abbia il mio Dna"

2 giorni fa 1

Il pilota fiducioso per la sua prima in rosso dove ha vinto nove volte: "Silverstone è il posto giusto per invertire la tendenza”. Poi punge il team: "Non sono qui per partire quarto e finire quarto"

Jacopo Moretti

4 luglio - 11:45 - MILANO

Aria di casa. Ne aveva bisogno Lewis Hamilton, sorridente come non accadeva da tempo nonostante i tanti giornalisti che hanno preso d’assalto l’hospitality Ferrari per ascoltare le parole della sua prima in rosso a Silverstone. “C’è sempre della magia qui – rivela lui – non ho nemmeno bisogno di immaginarmi come sarà”. Difficile dargli torto: sui rettilinei dell’ex aeroporto militare della Royal Air Force Lewis ha vinto nove volte e non scende dal podio dal 2014. Numeri da brivido, specie se confrontati con quelli della sua finora deludente avventura in rosso: “Ma Silverstone è il posto giusto per invertire la tendenza, ci stiamo lavorando”. 

“NON VOGLIO ARRIVARE A IGNORARE GLI ORDINI”

—  

Hamilton vuole incidere su una Ferrari dove ancora oggi si sente poco ascoltato. E il suo obiettivo è chiaro: “Non sono qui per partire quarto e finire quarto”. Il riferimento è alla scorsa settimana, quando in Austria la squadra non gli ha permesso di adottare una strategia diversa dal compagno Leclerc: “Ne abbiamo parlato anche un’ora fa. Il team voleva assicurarsi il terzo e il quarto posto, ma io non sono qui per questo. Io voglio lottare per ogni centimetro. Non intendo arrivare ad un punto in cui dovrò ignorare [gli ordini di scuderia ndr.] e per questo stiamo lavorando per migliorare la nostra comunicazione”. 

FERRARI 2026 CON IL MIO DNA

—  

 Passando alla macchina, la SF-25 è stata aggiornata in Austria con un nuovo fondo, “un passo avanti che mi dà fiducia”, ma resta ancora maledettamente complicata per l’inglese. “Charles ha trovato un modo di guidarla, io sto provando altre direzioni. Mi sono avvicinato a lui, ma è un equilibrio difficile da trovare e ancor più da guidare. Sicuramente non è quello che cerco per il futuro”. E poi un chiaro messaggio: “Voglio che la macchina 2026 abbia il mio DNA. Sto lavorando con Loic [Serra ndr.] e tutti i ragazzi in fabbrica per far sì che succeda”. Nel frattempo, il 16 e 17 luglio la Ferrari sarà al Mugello per un fliming day. Si proverà la nuova sospensione posteriore, nella speranza di risolvere le difficoltà meccaniche della rossa 2025 e vederla finalmente in pista in Belgio, dove esordirà un importante pacchetto di aggiornamenti. 

VERSTAPPEN ALLA MERCEDES?

—  

Qualche minuto prima di Lewis, nell’hospitality accanto a quella di Maranello, un Verstappen circondato da microfoni e telefonini ha provato a frenare le tante voci sul suo futuro. “Consiglierei la Mercedes a Max? Certo! - spiega convinto Hamilton – è un ambiente di lavoro fantastico e, prima di tutto, gli suggerirei di essere curioso”. E poi un ricordo: “Qualche anno fa, quando mi chiesero un’opinione sulla Red Bull, dissi che era solo un’azienda di bevande. Me ne pento. Volevo solo provare a motivare la mia squadra, ma la verità è che sono un team incredibile, hanno figure eccezionali e hanno dimostrato di saper dominare”.

Leggi l’intero articolo