Giuliani avverte la sua Italia: "Occhio che col Portogallo non sarà facile"

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Domani sera a Ginevra (ore 21 su Rai2) alle azzurre del ct Soncin ("Ora possiamo far valere le nostre qualità") serve vincere per approdare ai quarti con una giornata d’anticipo ed evitare il temuto incrocio con la Spagna campione in carica

Pietro Scognamiglio

6 luglio - 20:42 - MILANO

"È la partita più difficile, proprio perché le statistiche la fanno sembrare alla portata". Laura Giuliani, alla vigilia di Italia-Portogallo, esplicita il tema: la grande occasione di Ginevra (ore 21 su Rai2) può diventare una grande trappola, sta alle Azzurre – che hanno tutti i mezzi per farlo – scansarla in sicurezza. Vincere domani (lunedì) sera può significare l’approdo ai quarti dell'Europeo con una giornata d’anticipo, alleggerendo il peso dell’incrocio dell’11 luglio con le campionesse del mondo spagnole. Sarebbe un affare grande così. "Il Portogallo lo conosciamo bene – inquadra alla vigilia il ct Soncin – prova a giocare sempre sotto pressione, in maniera molto verticale perché va a sfruttare le caratteristiche delle giocatrici offensive. Hanno delle qualità, considerando la partita da cui arrivano mi aspetto certamente una reazione". Il riferimento è al rumoroso 5-0 che le ragazze di Francisco Neto – ventiduesime del ranking, l’Italia è tredicesima – hanno rimediato all’esordio proprio contro la Spagna, con un gap tecnico già ampio ed enfatizzato probabilmente anche dall’impatto emotivo della tragedia di Diogo Jota ("Una ferita aperta – ha commentato il ct portoghese –, ma ora cercheremo di onorare passione e dedizione che metteva quando indossava la maglia della nazionale"). 

numeri

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Difficile ipotizzare grandi cambiamenti nell’undici dell’Italia – al netto di eventuali affaticamenti –, se non in avanti dove Cambiaghi e Piemonte avanzano la loro candidatura per una maglia. "Nella fase iniziale contro il Belgio non abbiamo espresso il nostro migliore calcio per varie ragioni – ha analizzato Soncin –, ma nel secondo tempo abbiamo occupato il campo diversamente, con un altro atteggiamento". Si può ripartire da lì, nella consapevolezza di dover approfittare della fragilità altrui (parlando solo di campo, per Kika – stellina del Barcellona – e compagne 5 gol fatti e 21 subiti nella recente Nations League, presupposto della disfatta di inizio Europeo). Andamento che sorprende, visto il percorso brillante di qualificazione che ha portato il Portogallo in Svizzera. I numeri, però, Giuliani si tuffa a pararli all’incrocio: "Non li voglio guardare, perché mi distolgono dalla lettura delle situazioni in campo. Col Belgio abbiamo rotto il muro emotivo, ora possiamo far valere le nostre qualità". Nello stadio del Servette, attesi circa 20mila spettatori compreso il presidente Figc Gravina.

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