Gotti: "Mostrata debolezza e poca personalità. Esonero o dimissioni? Voglio trovare soluzioni"

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Il Lecce ha perso 6-0 contro la Fiorentina, una sconfitta pesantissima. Ma per il momento Luca Gotti resta al suo posto, non c'è l'esonero. È questo quanto è emerso dopo un lungo confronto tra l'allenatore e la società nella pancia dello stadio.

Guglielmo Cannavale

20 ottobre 2024 (modifica il 20 ottobre 2024 | 19:20)

Il Lecce ha perso 6-0 contro la Fiorentina, una sconfitta pesantissima. Ma per il momento Luca Gotti resta al suo posto, non c'è l'esonero. È questo quanto è emerso dopo un lungo confronto tra l'allenatore e la società nella pancia dello stadio, come riporta Sky: "Nelle prime otto giornate di campionato i salentini hanno conquistato appena cinque punti, segnando 3 gol e subendone addirittura 18. Nell'ultima sfida è arrivata la sconfitta interna per 6-0 contro la Fiorentina. Nonostante ciò, da quanto filtra dall'ambiente la decisione della società sembra essere quella di Luca Gotti in panchina. Nella pancia dello stadio al termine della partita ha avuto luogo un lungo colloquio tra il presidente Sticchi Damiani e l'allenatore Gotti. Al termine, non sembrerebbero previsti scossoni in panchina, con la conferma dell'allenatore in panchina". La responsabilità se l'è presa il presidente Saverio Sticchi Damiani a Telerama: "Come si commenta? No, non si commenta perché è un passivo troppo brutto figlio di una brutta prestazione, resa ancora più complicata poi dall’espulsione. Comunque ci sta che in questa giornata, dove lo hanno ricordato anche i tifosi, sia io ad dovermi assumere tutte le responsabilità perché nel momento in difficolta l’ho sempre fatto e ho voluto sempre fare da scudo a tutti, nessuno escluso, e diciamo che anche la comunicazione data in questi mesi è sempre stata una comunicazione tale che se ci fosse stata una difficoltà, era una difficoltà da attribuire al presidente e quindi ero consapevole allora ne sono consapevole oggi. A me il compito in questo momento di prendere la responsabilità e cercare di trovare una soluzione, sperando ovviamente che tutti quanti possano, diciamo fino in fondo cercare, di dare il massimo e dare ancora di più. Non posso dire cullarsi sul fatto che io mi prenda le responsabilità di tutto. Io sono convinto che questa squadra ha dei valori che difenderò. E’ da inizio campionato che sto difendendo questo gruppo, il lavoro fatto e sono sicuro che la coscienza di questo gruppo ci darà le risposte e mi darà le risposte che mi aspetto".

Inoltre, dopo il confronto con la società, ha parlato in conferenza stampa Luca Gotti, come ripreso da Tmw: "A fine partita c'è stata l'esigenza di discutere nello spogliatoio con la squadra, senza soffermarsi troppo perché a caldo anche le percezioni possono essere difficoltose. Con serenità abbiamo ragionato con dirigenza e staff tecnico. Il tema della fiducia non è stato neanche preso in considerazione. Non bisogna basarsi sulle sensazioni, sia in positivo che in negativo. Durante la settimana c'era la sensazione di aver rimesso a posto diverse cose. Si era lavorato nella direzione giusta e avevo buone sensazioni. A inizio partita c'è stato entusiasmo, poi alle difficoltà non si è riusciti a reagire. Abbiamo dimostrato debolezza e poca personalità. Una partita diventata un incubo. Abbiamo preso dei gol che non si possono prendere in serie A. Credo sia il risultato più penalizzante della mia carriera, eppure di momenti di difficoltà ne ho passati tanti. L'unica cosa sensata è chiede scusa ai tifosi, con la promessa di mettere tutto per una ripresa. Esonero o dimissioni? Queste domande vanno fatte ad altri. Ho intenzione di affrontare le situazioni e di trovare le soluzioni. Rispetto all'anno scorso? E' una squadra diversa, cambiata in tanti elementi chiave. Oggi questa squadra non ha ancora trovato la sua fisionomia. In alcuni sliding doors ha preso la strada sbagliata, il mio compito è quello di ritrovare la strada positiva. Non mi pongo il problema degli alibi, mi pongo il problema della realtà. All'inizio dell'anno accettiamo questa sfida, definita come il miracolo della terza salvezza consecutiva. Perché si tira fuori la parola miracolo? Perché bisogna fare i conti con la realtà. La realtà è che bisogna affrontare una situazione di grande difficoltà. Per il Lecce salvarsi non è facile. Questo non vuol dire che non ce la facciamo. Io non ho intenzione di prendere la porta e scappare, so quali sono le difficoltà. Non mi immagino un incubo come la partita di oggi, ma questa è la nostra normalità. Se vogliamo disgregarci facciamolo, il mio compito è quello di aggregarci e affrontare le difficoltà. Non entro nella mente dei calciatori, cerco di influenzarli positivamente. Il campo mi ha detto che non abbiamo ancora trovato certe soluzioni. Con quest'idea di cercare il gol ne abbiamo presi sei. Questa è la realtà del campo. Devo dare solidità e certezze più semplici a questa squadra. Dobbiamo ripartire dalle cose semplici, prima di andare alla ricerca della soluzione del gol, che oggi ci ha portato problemi".

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