I giovani marocchini scendono in
piazza contro la corruzione. La protesta, programmata nelle
principali città, per il 27 e il 28 settembre, si concentra su
istruzione e assistenza sanitaria che, sostengono, "sono
intrappolate in un circolo vizioso di negligenza". Aule che
crollano per il sovraffollamento, il 45% delle classi conta più
di 30 alunni, ospedali con il 60% delle attrezzature obsolete,
un medico ogni 1.000 abitanti e un nuovo anno scolastico che
inizia al ribasso: nelle aeree rurali il tasso di abbandono
scolastico è del 30%. La Voce della gioventù marocchina,
piattaforma civica che si definisce un movimento di
responsabilità, è il motore della protesta nazionale si svolgerà
alle 18, in contemporanea a Casablanca, Rabat, Marrakech, Fez,
Meknes, El Jadida e Agadir. "Questo è un movimento pacifico
guidato dai cittadini", si legge nella dichiarazione,
aggiungendo che la non violenza, il rispetto dell'ordine
pubblico e la cortesia nei confronti delle forze dell'ordine
sono condizioni rigorose per la partecipazione. I manifestanti
sono incoraggiati a documentare le manifestazioni attraverso
foto e video, amplificando la richiesta di riforma online.
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