Gatti: "Mi voleva Conte, ma ho scelto il cuore: la Juve è una famiglia"

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Il difensore bianconero, che ha rinnovato fino al 2030, spiega la sua decisione: "Torino è casa mia, sono cresciuto qui. Diciamo che la scelta è stata abbastanza facile"

dal nostro invaito Filippo Cornacchia

8 agosto - 23:00 - HERZOGENAURACH (GERMANIA)

Federico Gatti ha messo la firma, tanto sul contratto (2030) quanto sulle ambizioni scudetto della Signora. Scelta convinta e voluta, con tanti saluti ad Antonio Conte, al ds Giovanni Manna e al Napoli campione d’Italia. A raccontare il gustoso retroscena sul prolungamento con la Juventus è stato il difensore, sempre più leader e trascinatore in questi giorni di ritiro tedesco a Herzogenaurach. "Non ho mai messo in discussione il mio futuro qui – sottolinea Gatti -. Anche se mi ha fatto tanto piacere l’interessamento di un top allenatore mondiale come Conte e del ds Manna. Li ringrazio perché mi volevano a Napoli. Ma io ho preferito seguire il cuore. La Juventus è una famiglia e Torino è casa mia, sono cresciuto qui. Diciamo che la scelta è stata abbastanza facile".

ripartenza

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Il rinnovo fino al 2030 è stato anche il modo migliore per ripartire dopo il brutto infortunio al tendine d’Achille del finale di campionato. "Sto meglio – conferma Gatti - però sinceramente ho fatto fatica perché con la mia stazza fisica non è facile riprendere dopo essere stato fuori tre mesi e mezzo. Non lo avevo preventivato, ricominciare è stata dura ma per fortuna adesso sono trascorsi dieci giorni, quasi due settimane. Sto mettendo benzina nelle gambe e le partite mi serviranno per ritrovare il fiato. Dobbiamo farci trovare pronti, quella è la cosa più importante".

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