Il tecnico dopo il ko col Milan: "Siamo rammaricati ma anche fiduciosi. Giocando così faremo tanti punti. Lo spirito c'è, se poi non sbagliassimo 4 rigori su 5..."
Quaranta minuti di puro calcio alla Gasp poi il crollo fino all’errore inedito dal dischetto di Dybala che si fa pure male. È stata una serata maledetta quella della Roma a San Siro. Gasperini a fine partita non riesce a spiegarsi l’andamento di una gara pazza. “Faccio fatica a cercare qualcosa che non va - ammette il tecnico -. Preferisco vedere ciò che è andato. Mancano i gol questo sicuro, ma abbiamo creato tanto e questa è la strada che voglio percorrere. Siamo rammaricati e molto per il risultato, ma anche fiduciosi che faremo punti giocando così. Giocando contro una squadra forte abbiamo giocato un primo tempo di personalità. Poi abbiamo sofferto, ma ci siamo anche ripresi”.
DYBALA
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La notizia più negativa della serata per Gasperini però è un altra. “La cosa peggiore al di là del rigore è l’infortunio capitato in quel modo a Paulo. Ora dovremmo valutare, credo recupererà dopo la sosta. Mi dispiace perché Dybala stava giocando una serie di partite da grande giocatore quale è. Questa è la più grossa perdita di stasera”. Poi Gasperini analizza anche gli aspetti negativi. “Il salto di qualità lo abbiamo fatto tranne le conclusioni. Purtroppo sbagliamo occasioni per pochissimo, sbagliamo i rigori - aggiunge il tecnico -. Siamo arrabbiati ma oggi abbiamo interpretato bene le tante partite all’interno di una grande partita. La squadra ha spirito, ci penalizza il fatto di sbagliare tanti gol. Penso ai 4 rigori su cinque tra Europa e campionato. E di non concretizzare gli arrembaggi nel finale come fanno altre squadre. Magari anche con un gol sporco o su mischia. Rispetto alle big ci mancano queste due cose”.
GALEONE
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Infine il ricordo su Galeone, scomparso oggi. Il “Profeta” è stato uno dei maestri di Gasp ai tempi in cui l’attuale tecnico era un giocatore del Pescara. “Il suo insegnamento più bello? Ricordo una partita che giocammo a Pisa per la promozione, era una partita decisiva. Ricordo che avevo fatto 2-3 retropassaggi al portiere che all’epoca poteva prenderla con le mani, a noi serviva un punto ma ricordo che Galeone mi disse: 'Noi non ricorriamo a questi mezzi'. Poi ce ne sono tanti altri, ma questo è il primo che mi viene in mente”.
sugli arbitri
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In conferenza Gasp aggiunge un concetto: "Dell'arbitro non voglio parlare, però fatemi dire una cosa. C'è solo una cosa che mi dà fastidio, anche se non era niente di determinante. Ci siamo stufati tutti quanti che quando arrivano le palle dentro l'area, uno si mette le mani in testa e viene sistematicamente fischiato fallo. Di queste situazioni siamo stufi: non centrano niente col gioco del calcio. Ma non è un problema di Guida, ma del nostro calcio che è penalizzato da questi atteggiamenti continui".

