Finals, Oklahoma City-Indiana: chi vince diventa per la prima volta campione Nba

19 ore fa 2

Questa notte c'è Gara 1. I Thunder sono i favoriti, i Pacers la squadra rivelazione. Gilgeous-Alexander e Haliburton gli uomini chiave, Caruso e Toppin i fattori x

Riccardo Pratesi

6 giugno - 21:12 - MILANO

Oklahoma City contro Indiana, squadre giovani e corali che difendono forte. Che rappresentano mercati piccoli, città che non hanno ancora mai vinto il titolo Nba. Shai Gilgeous-Alexander contro Tyrese Haliburton, talenti giovani e intriganti. Le Finals 2025 sono forse impreviste, ma certo sfiziose. Una ventata di freschezza e di novità, tanto per non cambiare: celebrerà la conquista del Larry O’Brien Trophy la settima franchigia diversa negli ultimi sette anni. Gara 1 è in programma al Paycom Center, in Oklahoma, dalle 2.30 ora italiana della notte di venerdì 6 giugno. I Thunder sono i favoriti, i Pacers la squadra sorpresa. Ecco le chiavi tattiche e tecniche della serie. Chi la vince succede ai Boston Celtics, campioni nel 2024. 

SHAI CONTRO HALIBURTON

—  

 Gilgeous-Alexander, 26 anni, l’Mvp stagionale, contro Haliburton, 25, il giustiziere dei New York Knicks nella finale dell’Est, che ha saputo così smentire la reputazione di giocatore più sopravvalutato della Nba per i colleghi, secondo un sondaggio di The Athletic. Shai esibisce un incantevole gioco dalla media distanza, vintage come stile, e campeggia in lunetta, maestro nel procurarsi e poi trasformare in punti i tiri liberi. Haliburton è tutto triple e attacchi al ferro in transizione. Entrambi non sono registi tradizionali, guardie che sanno agire pure da facilitatori sfruttando i raddoppi di marcatura, le attenzioni che forzano alle difese avversarie. Non si marcheranno a vicenda, ma sarà un duello indiretto imperdibile. 

OKLAHOMA CITY THUNDER (1)-INDIANA PACERS (5) 

Oklahoma City (68-14): Gilgeous-Alexander, Dort, Jal. Williams, Holmgren, Hartenstein. Principali riserve: Wallace, Caruso, Wiggins, Jay. Williams. Allenatore: Mark Daigneault. 

Indiana (50-32): Haliburton, Nembhard, Nesmith, Siakam, Turner. Principali riserve: McConnell, Mathurin, Toppin, Bryant. Allenatore: Rick Carlisle. 

LE CHIAVI

—  

Hanno qualità simili. Vincerà chi ne sfoggerà di migliori, sotto la stessa categoria. Entrambe sono squadre giovani, i Thunder coi loro 25.6 anni di media tra le più giovani di sempre. E i Pacers hanno tre 25enni nel quintetto base: Haliburton, Andrew Nembhard e Aaron Nesmith. Sono squadre con stelle senza ego ingombranti, al limite lo è quello del padre di Haliburton, non il pargolo. Pascal Siakam, il secondo miglior giocatore dei Pacers, è talento dal profilo basso, così come Jalen Williams, l’altro All Star dei Thunder. E Chet Holmgren, che completa i Big 3 di OKC, non ha mai sgomitato per avere ulteriori attenzioni. Sono squadre corali, lunghe come rotazioni. I Pacers calano tre assi in uscita dalla panchina: il pestifero TJ McConnell, veterano adrenalinico da battaglia, il talento Ben Mathurin, incostante, ma capace di picchi impressionanti, e Obi Toppin, lungo super atleta. I Thunder rispondono con Alex Caruso, il 31enne “guastatore”, specialista difensivo, e Cason Wallace, esterno acerbo, ma di potenziale, che non ha paura di nessuno. Sono squadre che non si battono mai da sole. Merito di giocatori in media con buona intelligenza cestistica e di allenatori che hanno in pugno la propria squadra. Rick Carlisle è un maestro del ruolo, Mark Daigneault ha il vantaggio di essere cresciuto in simbiosi con i suoi ragazzi. Aiuta, come complicità. Oklahoma City vanta la miglior difesa Nba, Indiana specialisti come Nembhard, Nesmith e Turner e in assoluto ha tanti elementi che possono marcare molteplici posizioni avversarie. Entrambe le squadre usano la difesa per ottenere canestri facili in transizione ed evitare così di dover attaccare la difesa schierata, forse il tallone d’Achille di entrambe. 

IL FATTORE X

—  

Uno per squadra: Alex Caruso e Obi Toppin. Caruso difende su chiunque. Dai registi ai lunghi avversari, ha marcato persino Nikola Jokic e Julius Randle durante i playoff. Il giocatore di rotazione di più esperienza dei Thunder, 31 anni, ha già vinto il titolo con i Los Angeles Lakers. Porta in dote ferocia agonistica e forza mentale in uscita dalla panchina. E sei falli da spendere nel modo più duro possibile. I giocatori di ruolo fanno il lavoro sporco e lui non se ne lamenta. Toppin può sparigliare a favore dei Pacers il conto dei lunghi di qualità: Isaiah Hartenstein e Holmgren da una parte, Siakam e Myles Turner dall’altra, a livello di quintetto base. Più lui in uscita dalla panchina, appunto. Può dare ai suoi una gran mano a rimbalzo e saltare in testa a Hartenstein, forzare lui e Holmgren a difenderlo sul perimetro. 

il pronostico

—  

4-2 Oklahoma City. Gli scontri diretti stagionali dicono 2-0 Thunder. In una logica Nba, una lega di stelle per modus operandi, la differenza dovrebbe farla il miglior giocatore sul parquet in questa serie. Si chiama Gilgeous-Alexander.

Leggi l’intero articolo