La Figc e Federfarma insieme per
promuovere la cultura della salute e la lotta al doping. Sono
gli obiettivi della collaborazione nata con la firma del
protocollo d'intesa tra i presidenti Gabriele Gravina e Marco
Cossolo, ribaditi oggi durante la presentazione del progetto
"Insieme contro il doping", svoltasi presso la sala Paolo Rossi
della sede Figc di Roma con la partecipazione del
sottosegretario alla salute, Marcello Gemmato, del segretario
generale della FIGC, Marco Brunelli e del direttore generale di
Nado Italia, Alessia Di Gianfrancesco. "La Figc ha a cuore la
salute dei propri tesserati e sentiamo la responsabilità di
creare sempre nuove opportunità per garantire continua
informazione e assistenza specializzata, perché in gioco c'è
molto di più di una partita vinta o persa.
La salute prima di tutto", dichiara Gravina. E grazie a
questa progettualità, nata anche con la collaborazione della
commissione antidoping Figc guidata da Pino Capua, le farmacie
diventeranno luoghi di informazione e formazione per la lotta al
doping. Attraverso un presidio sanitario qualificato, infatti,
il protocollo si pone l'ambizione di educare sportivi di tutte
le età al benessere e alla salute del proprio corpo. In
concreto, i farmacisti verranno formati in maniera mirata sul
doping "perché ogni giorno in farmacia entrano circa 4 milioni
di persone", spiega Cossolo. "E' stato quindi naturale per
Federfarma aderire a questo progetto - aggiunge -. Attraverso la
nostra rete capillare, vogliamo contribuire alla diffusione di
una corretta cultura della salute". Gemmato, invece, si è
soffermato sul concetto di doping che "non è solo una slealtà
sportiva, ma è anche un tema di salute.
Abbiamo una popolazione che invecchia e il nostro sistema
nazionale sanitario lo rendiamo sostenibile se investiamo in
prevenzione, per questo quello di oggi è un atto che va in
questa direzione". Di progetto "straordinario e unico" parla
Capua, sottolineando l'importanza soprattutto di "informare i
giovani". A Nado Italia il compito di supervisionare la
formazione in tema di doping. "La parola più importante nel
contrasto di questo fenomeno è 'insieme' per diffondere una
cultura dello sport pulito. A fronte di ciò la formazione è alla
base di tutto, anche per fermare il doping involontario",
conclude Di Gianfrancesco.
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