Diciassettesimo risultato utile consecutivo in campionato per i giallorossi, che agganciano momentaneamente il Bologna
Alessio D'Urso
19 aprile 2025 (modifica alle 22:52) - ROMA
Riecco la Roma. All'Olimpico, davanti a oltre 62 mila spettatori, basta un gol di Eldor Shomurodov nel primo tempo per venire a capo di un buon Verona e continuare a sognare la Champions. In fondo ad un match intenso, i giallorossi tornano a vincere dopo due i pareggi con Juve e Lazio, portano a 17 i risultati utili di fila (Ranieri eguaglia la striscia di Spalletti della stagione 2015-16 e di Garcia del 2013-14) e salgono in classifica momentaneamente a -2 dal quarto posto occupato dalla squadra di Tudor, in attesa delle sfide di lunedì delle dirette concorrenti.
all'assalto
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Ranieri sceglie al centro dell'attacco Shomurodov (preferito a Dovbyk): l'uzbeko è supportato sulla trequarti dai "giocolieri" Soulé e Baldanzi. Sull’altro fronte, Zanetti schiera sulle fasce Thatchoua e Bradaric e recupera Sarr in avanti. Proprio l'attaccante del Verona spreca una nitida palla-gol in avvio: lanciato in profondità da Duda, solo davanti a Svilar, tira sull'esterno della rete. L'arbitro Pairetto, comunque, aveva ravvisato un fuorigioco di partenza. Scossa dal pericolo scampato, la Roma reagisce e trova subito la rete del vantaggio al 4': Soulé, ispirato da Cristante, penetra in area, prova lo scavetto per superare Montipò e sul pallone in mezzo all'area si avventa Shomurodov che insacca tra Coppola e Ghilardi in chiaro ritardo, realizzando il suo settimo acuto in stagione (il quarto in campionato). La Roma aumenta i giri e ad un certo punto Ranieri accentra pure Baldanzi da falso nove nel tentativo si sfruttare la lentezza dei centrali del Verona. Ma anche gli ospiti manovrano con ordine e quando possono provano a verticalizzare. Il primo tempo si chiude con un'occasione per i giallorossi: sul cross dalla sinistra di Saelemaekers, Mancini non trova la porta di testa da distanza ravvicinata.
battaglia
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Nella ripresa il Verona spinge subito sull'acceleratore e la Roma fatica a riprendere il comando delle operazioni. Zanetti inserisce Serdar e Suslov (che va a sostegno di Sarr e Mosquera), Ranieri immette Pisilli per spingere più su la squadra. Non mancano agonismo e contrasti duri: Koné e Duda, per esempio, danno vita ad un bel duello in mezzo. Per spostare l'inerzia Sir Claudio decide allora di inserire Dovbyk facendolo giocare in coppia con Shomurodov. Anche Zanetti si gioca tutto con Livramento, mentre tra i giallorossi subentrano Rensch e El Shaarawy. I padroni di casa si chiudono a difesa del vantaggio e, soffrendo per lunghi minuti, riescono alla fine nell'obiettivo: all'Olimpico è festa grande.