L’utilitaria elettrica Fiat mantiene invariate le sue caratteristiche anche con l’adozione di accumulatori Ample a sostituzione rapida
Emilio Deleidi
26 giugno - 13:15 - MILANO
La rivoluzione dell’auto elettrica passa per Madrid? È presto per dirlo, però l’esperimento che sta conducendo Stellantis nella città spagnola, in collaborazione con Ample e Free2Move, apre prospettive interessanti. Ample, vale la pena ricordarlo, è un’azienda privata americana, con sede principale a San Francisco (e presenza anche a Tokyo), che ha sviluppato un sistema robotizzato per la sostituzione delle batterie dei veicoli elettrici (operazione detta swapping). In pratica, invece di ricaricare la batteria fissa su un’auto, la si sostituisce molto più rapidamente con una già carica, di tipo modulare ed economico, con un intervento della durata di cinque minuti. La realizzazione di una stazione di sostituzione a Madrid permette l’utilizzo di una flotta di Fiat 500e, gestita da Free2Move di Stellantis, adattate per accogliere i pacchi batteria intercambiabili di Ample, che ha scelto questo modello perché particolarmente adatto alla trasformazione. Al momento, la flotta è costituita da 40 vetture adattate, destinate a diventare 100 nel corso del 2025.
poche modifiche
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Andando un po’ più a fondo, siamo riusciti a raccogliere maggiori informazioni su questa sperimentazione. L’adozione delle tecnologie Ample non comporta modifiche strutturali, elettriche ed elettroniche all’architettura della 500e, che conserva le sue caratteristiche fondamentali di origine, anche a livello di allestimento, spazi interni e prestazioni dinamiche. Di fatto, il guidatore non si accorge di nessuna differenza rispetto alle 500e di serie; l’unica modifica significativa è data dalla capacità della batteria, che nella versione “standard” può essere di 24 o 42 kWh, mente per la 500e Ample è stata configurata con una capacità massima di 30 kWh, quindi intermedia. Il sistema Ample è modulare e impiega sei moduli standard da 5 kWh l’uno, che possono essere sostituiti da moduli carichi al 100% in un’apposita stazione totalmente automatizzata in breve tempo. Le caratteristiche di questi moduli sono tali da renderli facilmente adottabili su qualsiasi altro veicolo, compresi quelli commerciali leggeri, che impieghi la tecnologia Ample. La chimica delle celle scelta da Ample per la 500e è quella Nmc, ossia che utilizza nichel-manganese-cobalto come materiale per il catodo; queste batterie offrono un’alta densità energetica, quindi sono più compatte e meno costose di quelle al litio-ferro-fosfato, e possono essere ricaricate rapidamente, ma generalmente sopportano nella loro vita utile un minor numero di cicli di carica e scarica. Al momento, trattandosi di una sperimentazione, non vengono divulgate informazioni sui costi dell’adozione della tecnologia Ample su una vettura come la 500e.