Ferrari dietro, ma il balzo prestazionale è rilevante. E a Spa l'ultimo tassello...

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Hamilton 5° e Leclerc 6° a Silverstone: comunque le Libere hanno evidenziato un passo avanti notevole a livello di prestazione della monoposto che in Belgio risolverà la questione sospensione posteriore

Paolo Filisetti

5 luglio - 19:41 - MILANO

Il quinto ed il sesto posto di Hamilton e Leclerc, in qualifica, riflettono in modo molto parziale la reale performance della SF-25 a Silverstone vista nei primi due giorni. Il balzo prestazionale, infatti, è parso rilevante in ogni sessione di prove libere, peraltro con una vettura che nonostante abbia fatto vedere da subito che l’apporto del nuovo fondo, su questa pista, alla prestazione complessiva della SF-25 fosse decisamente superiore a quanto visto in Austria, si è migliorata di sessione in sessione. Come spiegato anche da Leclerc nell’immediato dopo qualifica, il fondo della SF-25 non ha eliminato tutti i limiti di questa monoposto che nei curvoni veloci, in determinate configurazioni e condizioni al contorno, vale a dire di grip meccanico disponibile, mostra ancore reazioni imprevedibili, che nel Q3 hanno parzialmente indotto le sbavature nei giri lanciati di Hamilton e Leclerc.

cosa funziona (e cosa no)

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Si tratta non di un problema della piattaforma aerodinamica, che è corretto ribadire abbia ampiamente dimostrato come ora il fondo vettura riesca a lavorare non solo con una minore sensibilità alle variazioni di altezze da terra, ma anche in un più ampio range di condizioni, intese appunto come grip meccanico garantito dall’asfalto e temperature ambientali. La SF-25, da quanto visto sinora a Silverstone, sembra una monoposto dove l’area che necessita di una ulteriore ottimizzazione residua sia la dinamica del veicolo, ovvero la risposta dinamica delle sospensioni. Assume una rilevanza non secondaria il prossimo debutto della sospensione posteriore, caratterizzata da una incrementata inclinazione del triangolo superiore. Da nostre fonti emerge che i tecnici di Maranello - diretti da Loic Serra - abbiano trovato una soluzione al complesso dialogo tra avantreno e retrotreno che la SF-25 ha mostrato da inizio stagione. 

Vale la pena ribadire che il modus operandi nell’affrontare le criticità di questa vettura, nei fatti, abbia mostrato una precisa strategia nell’isolare ciascun problema e risolverlo separatamente, in modo tale da non ottenere riscontri poco chiari che, magari, un debutto contemporaneo di una modifica aerodinamica come quella al fondo introdotto in Austria e quello della sospensione posteriore riveduta e corretta avrebbe potuto generare. Insomma, nonostante la terza fila non possa essere considerata un risultato soddisfacente, è corretto sottolineare che per rendere definitivamente stabile e prevedibile la SF-25 ed estrarre la massima performance senza dover adottare setup estremi manchi davvero poco, anzi solo un tassello. Quello che verrà aggiunto a Spa tra tre settimane, dopo averlo provato nel filming day al Mugello il 16 luglio. Il riferimento alla sospensione posteriore è ovvio.

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