Federcalcio tedesca multata per evasione fiscale: dovrà pagare 130mila euro

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Tre alti dirigenti DFB sono stati condannati per evasione fiscale.

La federazione calcistica della Germania (DFB) è stata dichiarata colpevole di evasione fiscale. Si è concluso in questo modo il processo "Favola estiva", legato ai Mondiali del 2006. Adesso la DFB dovrà pagare 110mila euro.

I fatti e il processo in Germania

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Il processo, e la relativa sentenza, riguardano alcuni flussi di pagamento relativi alla Coppa del Mondo 2006. Nel processo, iniziato a marzo del 2024, la procura ccusato la Dfb di aver evaso imposte per un importo di circa 2,7 milioni di euro. Tali tasse non pagate riguardano la gestione del Mondiale poi vinto dagli Azzurri. Tre ex alti dirigenti della Federazione sono quindi finiti in tribunale: Theo Zwanziger, Wolfgang Niersbach e Horst R. Schmidt.  I processi contro i tre sono starti archiviati in cambio del pagamento di una multa: Wanziger ha dovuto pagare 10.000 euro, Niersbach 25.000 euro e Schmidt 65.000 euro. La Federcalcio tedesca è stata condannata a pagare un totale di 130.000 euro. All'associazione è stata concessa una deroga di 20.000 euro a causa della durata "contraria allo stato di diritto" del procedimento. La DFB, inoltre, dovrà anche farsi carico del pagamento delle spese processuali. Il verdetto è stato pronunciato dalla giudice Eva-Marie Distler il 34° e ultimo giorno del processo.

La motivazione della sentenza

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Distler, nella motivazione della sentenza scrive: " non vi è dubbio che la Dfb abbia evaso le tasse". I vertici della federazione all'epoca volevano assicurarsi la sovvenzione di 170 milioni di euro per la Coppa del Mondo. Questa somma fu, infatti, concessa dalla FIFA. Come riporta il giornale Der Spiegel, il tribunale sapeva da tempo a cosa servivano quei 6,7 milioni di euro che la DFB aveva dichiarato come spese per un gala del Mondiale. Gala che non si è mai tenuto. I soldi hanno pagato una tangente ai membri corrotti dell'allora Commissione finanziaria della Fifa, guidata da Mohamed bin Hammam, organizzata dall'ex stella della nazionale, Franz Beckenbauer, mentre era al servizio della Dfb per la gestione dei Mondiali casalinghi. Il denaro, come sempre in questi casi, ha compiuto lungo un giro internazionale: è passato per uno studio legale svizzero prima di finire nelle mani di una società qatariota di proprietà di bin Hammam, allora membro influente del Comitato Esecutivo FIFA. La destinazione finale di questa complessa operazione finanziaria resta avvolta nel mistero.

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