Due motoristi di Maranello passati in Audi, mentre la Scuderia rafforza l’aerodinamica con Sanchez. Progetto già in fase avanzata, guerra tra top team per assicurarsi i migliori talenti
Paolo Filisetti
17 settembre - 14:44 - MILANO
Una settimana fa due ingegneri motoristi della Ferrari, Wolf Zimmermann e Lars Schmidt, hanno lasciato la Ferrari in direzione Audi, chiamati da Mattia Binotto per rafforzare il reparto motori del team tedesco al debutto nel 2026. Inevitabilmente vi è stata immediatamente una girandola di opinioni legate all’attuale stato di salute tecnico del team di Maranello, soprattutto in proiezione 2026, considerando l’uscita dei due ingegneri tedeschi una perdita non facilmente colmabile.
ferrari 2026
—
È lecito sostenere che in previsione della prossima stagione in cui le power unit ibride disporranno di una potenza elettrica di 350kW, pari a circa tre volte quella attuale, con le inevitabili incognite legate alla capacità di mantenimento della carica e potenza elettrica erogata per l’intero giro, tutti i costruttori stiano cercando di rafforzare i propri reparti, in vista di un ciclo tecnico completamente nuovo che avrà una curva di apprendimento molto ripida. Nello stesso tempo, l’uscita di Zimmermann e Schmidt testimonia l’esatto contrario di quanto varie voci che sono circolate nel paddock abbiano più volte fatto trapelare. Ci riferiamo a un potenziale ritardo nella fase di sviluppo del powertrain di Maranello. Da nostre fonti, infatti, il lavoro di Zimmermann e Schmidt, a livello concettuale, sulla nuova power unit è stato concluso da diversi mesi, con la calendarizzazione delle prove al banco del propulsore e della trasmissione della prossima monoposto, già programmati da Enrico Gualtieri al vertice del reparto motoristico di Maranello. In questa direzione, va anche la notizia secondo cui la power unit 2026 sia stata estremizzata, in termini di performance alle alte temperature.
l'arrivo di sanchez in ferrari
—
In sostanza una delle prerogative specifiche del nuovo propulsore, sarebbe la capacità di operare con elevate temperature di esercizio interne, ovvero con uno scambio termico ridotto. In sostanza, pare che con una strettissima sinergia con il reparto aerodinamico, di recente rinforzato dall’arrivo del francese Franck Sanchez, la fluidodinamica interna della SF-26 (se questo sarà il suo nome) sarà particolarmente innovativa, avendo dato una forte spinta allo studio del packaging della power unit, condizionato per tutte le prossime vetture, non solo dalle minori dimensioni esterne, ma soprattutto dall’incrementato volume della batteria, e dalla complessa gestione delle temperature che si genereranno al suo interno. È peraltro rilevante notare che il mercato dei tecnici che ha visto l’uscita dei due motoristi e l’arrivo di Sanchez, sia estremamente fluido in questo momento, di fatto riguardano molteplici posizioni che si intrecciano tra vari team.
voci e controspionaggio
—
Mercedes ha di recente smentito il passaggio di due suoi ingegneri dalla sede di Brixworth dove sono realizzate le PU della Casa di Stoccarda, alla Ferrari. Da nostre fonti, risulta però che specificamente dal reparto di progettazione e sviluppo siano in uscita alcuni tecnici specializzati nella gestione performance elettriche della PU. In sostanza, leggendo le voci che nei mesi precedenti si sono febbrilmente rincorse nel paddock, appare sempre più chiaro che avessero una forte valenza politica. Intendiamo dire che servissero da richiamo di risorse umane le voci secondo cui un costruttore (leggi Mercedes) fosse in sostanziale vantaggio rispetto ai rivali, mentre altrettanto strategicamente venivano fatte circolare indiscrezioni secondo cui, soprattutto la Ferrari, fosse in grave ritardo sul progetto 2026. Così creando un forte disincentivo tra i tecnici di interesse per la Scuderia ad approdare a Maranello.
mercato dei tecnici
—
Pare dunque corretto sottolineare che la lotta per garantirsi una stabilità tecnica con risorse di primo piano tra i top team sia iniziata già da almeno un anno e, secondo quanto emerso da una attenta analisi, è destinata a durare per tutta la stagione 2026. Aspettiamoci dunque colpi di scena con passaggi di tecnici di rilievo, non solo tra i motoristi ma anche a livello aerodinamico e di dinamica del veicolo tra almeno tre top team nell’arco dei prossimi dodici mesi a partire da ora.