Unuvar chiama, Iddrissou risponde: Inter, l'esordio in Youth League con l'Ajax finisce 1-1

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Sblocca il talento dell'Ajax nel primo tempo, agguanta l'1-1 finale il 17enne nerazzurro sotto gli occhi di Baccin e Kolarov

Dal nostro inviato Francesco Pietrella

17 settembre - 17:26 - AMSTERDAM

All’Ajax il nome del centro sportivo racchiude cosa cercano: “De Toekomst” significa “il futuro”. L’allenatore della Primavera ha 32 anni, si chiama Paul Nuijten e ha guidato i suoi nell’1-1 contro l’Inter di Benito Carbone, alla prima uscita in Youth League sotto la pioggia. Un guizzo per parte: Unuvar nel primo tempo, Iddrissou nella ripresa. I baby dell’Inter hanno tenuto testa all’Ajax sotto gli occhi di Baccin e Kolarov, il vice di Chivu, unitosi allo sciame di scout e osservatori.

qui inter

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L’Inter Primavera è una squadra in costruzione. L’Under 23 ha privato le giovanili dei talenti migliori, campioni d'Italia l'anno scorso, e Zanchetta è volato a Novara. Carbone sta riallestendo la squadra lavorando di insieme. I nerazzurri, 13esimi in campionato con 5 punti in quattro partite, hanno iniziato a testa alta, con buoni spunti, ma l’Ajax ha prevalso sul lato tecnico. Il gioco fluido e le qualità tecniche sono un must da queste parti, anche se nel finale la baby truppa in missione ad Amsterdam ha rischiato di espugnare il fortino: al 78’ Nenna ha calciato fuori un pallone a porta vuota dopo il palo di Iddrissou. Sfortunato. Bene il portiere Taho, invece, protagonista con un paio di uscite efficaci unite a un paio di ottimi interventi. Nel più importante del match ha deviato sul palo un destro velenoso di Teuwsen. L’Inter ha tenuto botta con intelligenza sfruttando il contropiede. Un punto conquistato così, sotto la pioggia, a casa dell’Ajax, vale parecchio.

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Gli scout si saranno appuntati diversi nomi. Il primo è Unuvar, 2008, autore del gol dell’1-0 con un bel taglio alle spalle dei centrali. Fa la punta, difende bene la sfera e sogna di far meglio del fratello. Naci gioca nel Twente, ma è cresciuto al De Toekomst. Non è diventato “il futuro”. Sugli spalti c’era anche il padre-agente, lo stesso del romanista Rensch (anche lui scuola Ajax). Un altro da appuntarsi è Lucas Jetten, 18 anni, terzino sinistro mancino a tutta fascia. Due ottimi spunti in dribbling, ma un po' lezioso. Bene anche Sean Steur - 2008, play di qualità, autore dell’assist nel primo tempo -, il centrale Aaron Bouwman (2007) e il fantasista Abdellah Ouazane, 2009. Il più giovane in campo. Gioca sulla trequarti, veste la dieci e si diverte a dribblare. Dicono sia lui il più forte del gruppo. Quest’oggi si è visto poco, ma da queste parti sbagliano poco.

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