Conferenza stampa pre-partita
'calda' quella del manager del Tottenham Ange Postecoglou alla
vigilia della finale di Europa League cotnro un'altra squadra
inglese, il Manchester United. Attualmente gli Spurs londinesi
sono al 17/o posto della classifica della Premier League (appena
una posizione sotto allo United), e a Postecoglou, il cui futuro
appare incerto a prescindere da domani, è stato chiesto se in
vista di questa finale fosse consapevole di stare camminando su
"una linea sottile tra infamia e storia". "Dipende dal tuo punto
di vista, ma ti dico una cosa: a prescindere da domani, non sono
un pagliaccio e non lo sarò mai", ha risposto l'ex ct
dell'Australia, rivolgendosi direttamente a un giornalista che
aveva usato il termine in un articolo. "Mi ha davvero deluso
vedere usare una terminologia del genere - ha detto ancora il
tecnico del Tottenham - per descrivere una persona che per 26
anni, senza alcun favore da parte di nessuno, si è fatta strada
fino a guidare una squadra in una finale europea. Se insinui che
in qualche modo il nostro fallimento significhi che sono un
pagliaccio, non so come rispondere a questa domanda."
Gli Spurs non vincono trofei dal 2008 e non assaporano il
successo europeo dal 1984, e "io ho lavorato - ha sottolineato
Postecoglou - cercando con tutte le mie forze di portare il club
in una posizione in cui possa competere per i trofei e, allo
stesso tempo, ringiovanire la squadra e cambiare lo stile di
gioco: è stato un incarico con molte sfide lungo il percorso".
"Con una partita così importante domani, c'è l'opportunità di
portare a termine almeno il compito principale che mi è stato
assegnato, ovvero portare trofei al club", ha concluso
confermando anche che per domani sono indisponibili Bergvall,
Maddison e Kulusevski.
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