Emorroidi, tra verità e pregiudizi: peggiorano con il caldo? Le risposte dell’esperto

11 ore fa 2

I consigli del dottor Stuto su come affrontare una patologia spesso troppo "demonizzata"

Francesco Palma

6 luglio - 16:32 - MILANO

Parlare di emorroidi comporta sempre una certa paura. Si tratta di un problema sicuramente fastidioso, ma spesso eccessivamente demonizzato, come spiega il dottor Angelo Stuto, Responsabile dell’Unità di Chirurgia Coloproctologica e del Pavimento Pelvico all’IRCCS Policlinico San Donato di Milano: “Il tessuto emorroidario è una normale componente del corpo umano, che ha una importante funzione: le emorroidi agiscono come ammortizzatori durante il passaggio del materiale fecale e aiutano nel mantenimento della corretta continenza dell’aria e delle feci. Esistono emorroidi interne, che più spesso provocano fastidio e le emorroidi marginali, proprio perché risiedono anatomicamente a livello del margine. Durante la nostra vita, per motivi diversi, il tessuto emorroidario può prolassarsi, ovvero scendere verso l’esterno. Questo fenomeno è ovviamente graduale e può dare i disturbi della patologia emorroidaria”.

Dottor Angelo Stuto

Pregiudizi sulle emorroidi

—  

“La principale ‘fake news’ sulla patologia emorroidaria riguarda il dolore: le emorroidi in realtà non portano quasi mai dolore. Il sintomo principale delle emorroidi resta il sanguinamento, insieme al gonfiore e al prolasso” spiega il dottor Stuto. “In generale, si pensa sempre che tutto ciò che dia dei disturbi a livello anale sia dovuto alle emorroidi, considerate un po’ la causa di tutto. In realtà, quando c’è un dolore intenso dopo la defecazione che permane anche col passare del tempo è quasi certo che si tratti di una ragade anale, che ha un trattamento diverso dalle emorroidi. Un’altra fake news riguarda la necessità di rimuovere sempre le emorroidi quando danno fastidio: non è così. Esistono delle terapie chirurgiche conservative che permettono di mantenere il tessuto emorroidario riducendone il volume e riportandolo nella corretta sede anatomica. C’è una sorta di ‘demonizzazione’ eccessiva della terapia chirurgica della terapia emorroidaria: oggi abbiamo a disposizione molti presidi poco invasivi come il laser o gli ultrasuoni per risolvere la problematica. Sappiamo inoltre che la patologia emorroidaria non ha nessun rapporto con malattie particolarmente gravi come i tumori, è invece una patologia benigna che noi trattiamo per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Infine, troppo spesso si ricorre a diagnosi e cure fai-da-te, che possono prolungare e aggravare la sintomatologia. Spesso i pazienti mi riferiscono dolore dopo la defecazione, magari con un po’ di sanguinamento. In questi casi è bene eseguire una visita specialistica che porterà a una diagnosi precisa, probabilmente di tratterà di una ragade anale, e non dovranno quindi essere assunti i classici farmaci per le emorroidi, che in questo caso non avrebbero effetto”.

Perché peggiorano con il caldo?

—  

È vero, invece, che le emorroidi peggiorano con il caldo. E come spiega il dottor Stuto accade per due motivi: “Il caldo vasodilata i tessuti, e sappiamo che quello emorroidario è un tessuto altamente vascolarizzato, pieno di piccole arterie e vene che si dilatano con il calore. Aumentando di volume possono dare maggiore fastidio. Il secondo motivo è indiretto: c’è una minor tolleranza nei confronti di disturbi emorroidari preesistenti, data dal caldo e dall’eccessiva sudorazione” spiega il dottor Stuto: “Come si interviene? La terapia della patologia emorroidaria deve essere sartoriale, personalizzata sui disturbi del singolo paziente. Potremmo agire con una terapia chirurgica, oggi poco invasiva, oppure con una terapia medica, sia per via orale o topica, quando il disturbo è esclusivamente il sanguinamento, senza prolasso”.

Leggi l’intero articolo