Estate difficile, ma anche tanta voglia di reagire. A Como già una doppietta, è pronto a decollare
A Como per ripartire. Nello stadio in cui lo scorso anno realizzò una doppietta Taty Castellanos proverà domenica a mettersi alle spalle un periodo non esattamente felice. L’estate dell’attaccante argentino è stata fin qui avara di soddisfazioni. Nessun gol nelle sei amichevoli giocate e una espulsione rimediata nell’ultima, contro l’Amtromitos (se la caverà con una multa). Come se non bastasse, nei giorni scorsi è arrivata pure la bocciatura del c.t. Scaloni, che non lo ha convocato per le partite che l’Argentina giocherà a settembre. E si tratta della terza esclusione consecutiva. La prima, a marzo, era però stata determinata dall’infortunio muscolare che il giocatore aveva rimediato a febbraio. Quella di giugno e quella attuale sono invece scelte tecniche e sono più difficili da mandar giù.
Momento decisivo
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Il problema, per Castellanos, è che anche nella Lazio non è più sicuro del posto da titolare. Il ritorno di Sarri e il conseguente passaggio al 4-3-3 rende impossibile una coesistenza tra lui e Dia, come accaduto nella scorsa stagione grazie al 4-2-3-1 di Baroni. Il Taty parte in vantaggio sul centravanti senegalese, ma il ballottaggio è apertissimo e starà a lui conservare questo vantaggio. A cominciare dalla sfida di domenica al Sinigaglia, nella quale sarà lui a partire titolare. Il match con il Como, anche ricordando la doppietta dello scorso campionato, deve essere il punto di (ri)partenza di un giocatore che nei suoi primi due anni in biancoceleste ha alternato momenti esaltanti ad altri meno produttivi. Il 31 ottobre di un anno fa, a Como, segnò su rigore (che lui stesso si procurò) la rete dell’1-0, poi realizzò il gol del 4-1 (il risultato finale fu di 5-1 per la Lazio). È stata la sua quarta (e per adesso ultima) doppietta con la maglia della Lazio. Dopo le due della prima stagione (al Frosinone in campionato e alla Juventus in Coppa Italia) e l’altra della passata stagione (al Nizza, in Europa League). Fare una nuova doppietta nello stesso stadio sarebbe il massimo, ma a Castellanos basterebbe anche una sola rete. Interromperebbe così un digiuno che dura da troppo tempo (ultima marcatura il 23 aprile a Marassi contro il Genoa, una rete peraltro stupenda).
No al Flamengo
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Castellanos comunque è carico. È convinto di poter ripartire subito forte. Vuole a tutti i costi confermare la sua centralità nella Lazio e riprendersi pure un posto nella Seleccion. Per questo non si è fatto distrarre dalle voci di mercato che lo hanno riguardato nelle scorse settimane. Su di lui c’è stato l’interessamento del Flamengo, che ha fatto sapere di essere pronto a fare un’offerta da 25 milioni di euro. La Lazio lo ritiene però incedibile e, in ogni caso, lo valuta almeno 40 milioni. Con queste premesse, una vera e propria trattativa non è mai iniziata. Ma Castellanos (come forse si aspettavano i dirigenti della società brasiliana) non ha fatto nulla perché ciò accadesse. Anzi, ha incassato con piacere la decisione del club biancoceleste di dichiararlo incedibile. A Roma si trova bene, considera la Lazio un punto di arrivo, non una stazione intermedia della sua carriera. Se ha un pregio, è quello di prendersi sempre le proprie responsabilità e di affrontare senza tentennamenti i momenti difficili. Il passaggio che sta vivendo è proprio uno di quei periodi. Ma Taty sa che sarà passeggero e che presto tornerà di nuovo a sorridere. E magari lo farà già domenica a Como. Questo, quantomeno, è il suo obiettivo.