Dumfries-Acuna, che rissa nel finale. Il motivo? Risale al Mondiale in Qatar...

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L'argentino ha rincorso Denzel fino al tunnel degli spogliatoi, tra lanci di bandiere dei tifosi argentini. L'esterno dell'Inter nega di aver ricevuto insulti razzisti

Dal nostro inviato Davide Stoppini

26 giugno - 06:54 - SEATTLE

Nessun insulto razzista, ma la seconda puntata di uno scontro che ha radici che arrivano da lontano. Tra Dumfries e Acuna è finita in rissa a Seattle, ma non è un inedito: dicembre 2022, quarti di finale del Mondiale, l’Argentina passa ai rigori e tra i due volano parole grosse, con Denzel che rincorre il difensore scatenando poi un parapiglia generale. La scena, più o meno, si è ripetuta ieri, nel finale di Inter-River. La squadra di Gallardo già dall’inizio aveva messo la partita sul piano agonistico. E nel secondo tempo, soprattutto dopo il vantaggio interista, l’intensità degli interventi era ancora aumentata, al punto di scatenare anche le reazioni dei giocatori nerazzurri in panchina. Proprio in una di queste occasioni Acuna ha cominciato a battibeccare con gli uomini seduti dietro a Chivu. In campo, poi, il terzino sinistro del River a Dumfries si sono allacciati in più di un’occasione. Fino al fischio finale, quando l’argentino ha letteralmente rincorso il numero 2 nerazzurro, scappato verso il tunnel che portava agli spogliatoi, peraltro sotto il lancio delle aste delle bandiere da parte dei tifosi dei Millionarios.

no razzismo

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La cosa è continuata anche nel tunnel verso gli spogliatoi: i giocatoti argentini si sono divisi tra quelli che provavano ad arginare la furia di Acuna e gli altri che invece a loro volta rincorrevano e urlavano di tutto verso Dumfries, protetto dai suoi compagni. Sono volate parole grosse, certo. Ma l’olandese, interrogato a fine partita, ha smentito di aver ricevuto ogni tipo di frase razzista. Di certo, la scena è stata poco edificante. Lo stesso Gallardo, tecnico del River, ha fatto autocritica in conferenza stampa: “Quel che è successo non ci rappresenta, non è questa l’immagine che voglio che abbia il River nel mondo. È stata davvero una pena”.

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