Probabile occasione anche per Gatti, Locatelli, Koop e Nico Gonzalez
Dalla nostra inviata Fabiana Della Valle
26 giugno 2025 (modifica alle 11:23) - ORLANDO (STATI UNITI)
Pep Guardiola gioca a calcio sulla spiaggia, Igor Tudor invece fa sudare i suoi e poi li carica: stili diversi e anche modi differenti di affrontare la partita che vale per il posto nel girone. L’allenatore del City, che è in ritiro con la squadra nei pressi di Miami, ha giocato a calcio sulla spiaggia con alcuni dei suoi, invitandoli a passare il pallone dopo due tocchi. Un manifesto della sua filosofia pallonara, tutta possesso palla e giocate nello stretto. Il tecnico della Juventus invece ha ottenuto la qualificazione alla Champions lavorando tanto sulla testa e su quello punterà per provare a fare lo sgambetto a Pep. Guardiola ha una bacheca zeppa di trofei, Igor invece non ha ancora vinto nulla da allenatore ma da giocatore aveva imparato come si fa. E sa anche che il nome e il blasone contano fino a un certo punto. Perciò, nonostante il caldo, ha torchiato la truppa e l’ha tenuta a rapporto, fermandosi un po’ di più con Federico Gatti, che potrebbe essere una delle novità: un po’ di turnover ci sta, anche pensando agli ottavi che si giocheranno tra quattro o cinque giorni, a seconda del piazzamento, e ne beneficerà pure Dusan Vlahovic, finalmente titolare dopo due partite da subentrato.
Attacco tutto nuovo
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Il centravanti serbo ha segnato su rigore col Wydad, dimostrando di essere sul pezzo, e Tudor è pronto a dargli un’opportunità dal primo minuto, facendo rifiatare Randal Kolo Muani (doppietta al debutto con l’Al Ain). Sicuramente out Francisco Conceiçao, che negli ultimi due giorni s’è allenato a parte per un affaticamento muscolare, e potrebbe stare fuori Kenan Yildiz in vista degli ottavi. Possibile alternanza anche in mezzo, dove Locatelli si candida per sostituire uno tra Thuram e McKennie. Occhio anche ai diffidati, che sono cinque in casa bianconera: Thuram, Gatti, Cambiaso, McKennie e Conceiçao. Tudor potrebbe regalare il debutto dall’inizio anche a Koopmeiners e Nico Gonzalez, piazzati sulla trequarti alle spalle di Vlahovic, e l’esordio nel torneo a Filip Kostic.
Haaland, ancora tu
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Difficile capire come giocherà Guardiola, che tra una partita e l’altra li ha cambiati tutti: l’esatto opposto del croato che invece ha puntato sempre sullo stesso undici. In Champions, nella vittoria per 2-0 all’Allianz Stadium quando c’era ancora Thiago Motta in panchina, era stato Gatti a prendere in consegna Haaland. Il centrale finora ha giocato poco e mai dal primo minuto, colpa di un brutto infortunio (frattura al perone) nel finale di stagione da cui non si è ancora ripreso del tutto, ma oggi potrebbe stringere i denti per marcare il gigante norvegese. Il City punterà come al solito sul possesso palla e i movimenti dei giocatori per entrare in area, la Juve dovrà essere brava ad alternare momenti in cui proverà a rubare palla più alta ad altri in cui si compatterà per ripartire veloce sopratutto sulla destra con i lanci, mentre sulla sinistra salirà di più con il pallone. La spinta sulle fasce sarà importante ma anche il cambio di passo dalla trequarti in su. Nessuno può farlo meglio di Yildiz, che a gara in corso può diventare ancora più letale.