Il pilota, che si è ritirato nel 2022, proseguirà la sua collaborazione con il marchio giapponese nel doppio ruolo di collaudatore e consulente. Come chiesto dal francese dopo i test di Aragon
Federico Mariani
19 giugno - 14:52 - MILANO
Yamaha punta su Andrea Dovizioso e lo farà per altri tre anni, fino al 2027. Lo ha reso noto il colosso giapponese, deciso a recuperare terreno in MotoGP. Il rinnovo triennale non è l’unica novità: infatti l’italiano, ritiratosi dal Motomondiale nel 2022, ricoprirà un doppio ruolo. Dovizioso verrà confermato come collaudatore, proseguendo il lavoro già svolto in pista negli ultimi mesi e svolgendo i test privati previsti dalle concessioni. Sarà anche Rider Performance Advisor, ovvero consulente sulle prestazioni. Andrea dovrà migliorare comunicazione e analisi dei dati. Un modo per agevolare il lavoro di ingegneri e piloti.
NOVITÀ
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Dovizioso appare stimolato dalla sfida che lo attende: "Mi sento completamente a mio agio nel ruolo che abbiamo definito insieme a Yamaha, in modo da massimizzare il mio contributo a questo importante progetto. In entrambe le vesti, come Test Rider e Rider Performance Advisor, mi immagino come un collegamento chiave tra le parti coinvolte nel processo di sviluppo. Avrò il compito di creare una forte sinergia tra i piloti e la squadra, attingendo alla mia esperienza sia in pista che all’interno del garage". Conclude Andrea, "Questo viaggio sarà caratterizzato da diversi piccoli dettagli che richiedono attenzione. Comunque abbiamo anche una chiara visione del risultato che vogliamo raggiungere e conosciamo il livello di dedizione necessario per arrivarci".

SODDISFATTO
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Sorride anche Fabio Quartararo. Il pilota francese, infatti, vede accontentata la richiesta fatta dopo i test di Aragon, quando ai media presenti aveva spiegato il suo punto di vista su Dovizioso: “Sa esattamente cosa succede sulla moto è estremamente importante per gli ingegneri. Quando può venire, è un aiuto. Non lo stiamo usando abbastanza. La Yamaha deve dargli la possibilità di approfondire l’aspetto tecnico”. Parole che hanno convinto la formazione giapponese ad affidarsi maggiormente all’ex re della 125.