Ancora tanti gli indisponibili per Chivu che, oltre al francese, dovrà fare a meno di Calhanoglu, Frattesi, Dumfries, Bisseck e Zielinski. Sabato la sfida contro gli Urawa Red Diamonds, già decisiva per il passaggio del turno
dal nostro inviato Filippo Conticello
19 giugno 2025 (modifica alle 20:14) - SEATTLE (STATI UNITI)
L’Inter ha un piede in California e uno nello stato di Washington, in mezzo continua a gestire i problemi di infortuni che stanno azzoppando questo Mondiale per Club e costretto a una partenza in salita. Oggi, nella mattina di Los Angeles, la squadra di Chivu tiene l’ultimo allenamento nel campus di UCLA, compagno di giocatori e tecnico da una settimana ormai. La seduta ha dato subito un verdetto: Marcus Thuram continua a lavorare a parte e quindi nessun margine, neanche minimo, per una convocazione in panchina per la sfida di sabato 21 giugno alle 21 italiane contro i giapponesi dell’Urawa Red Diamonds. L’affaticamento ai flessori non è grave, ma arriva dopo una stagione logorante (il francese ha pagato soprattutto nella coda) e con poco margine per recuperare in America: lo staff medico lo ha rivalutato oggi approfonditamente e verificherà eventuali miglioramenti giorno dopo giorno, senza minimamente forzare per evitare qualsiasi rischio. Si sono allenati a parte, assieme a Marcus, anche gli altri cinque destinati a tifare i compagni dalla tribuna: Calhanoglu, Frattesi, Dumfries più Bisseck e Zielinski. Qui la forchetta, però, si divide: i primi tre stanno aumentando i carichi un po’ alla volta e pare che il piano di recuperarli per la terza partita contro il River Plate sia pienamente rispettato, mentre il tedescone e il polacco tornerebbero solo nell’eventuale fase a eliminazione diretta, tutt’altro che scontata, che inizierà con gli ottavi tra il 30 giugno e l’1 luglio. Le notizie su Pio Esposito, invece, erano già buone ieri, e oggi lo sono ancora di più: il centravanti 19enne, su cui si nutrono grandi speranze, calcia e corre nel gruppo riunito, sabato ci sarà con ottime probabilità di esordire nell’Inter dei grandi.
LO SPOSTAMENTO
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In caso di qualificazione da prima del girone, l’Inter giocherebbe a Charlotte in North Carolina, se arrivasse seconda sarà impegnata ad Atlanta, in Georgia. Intanto, dopo la seduta e il pranzo californiano, la squadra di Chivu oggi si sposterà qua a Seattle, dove sono in programma le ultime due partite del girone contro giapponesi e argentini. L’arrivo è previsto nella serata americana dopo circa tre ore di volo, poi la truppa si sposterà in un albergo del centro in zona Downtown, giusto di fronte al celebre Elliot Bay, la lingua di mare che ha permesso al porto cittadino di diventare uno dei più trafficati degli Stati Uniti. Qua si svilupperà l’altra metà del ritiro nerazzurro con allenamenti nelle strutture d’avanguardia del Mason Virginia Athletic Center, il centro dei Seattle Seahawks, il secondo più grande di tutta la Nfl: 4.600 metri quadrati di spazio nei campi più altri 1.400 per sale riunioni con i giocatori e 4.500 per uffici amministrativi. Sabato contro gli Urawa Red Diamonds e nella notte italiana del 25 contro il River Plate si giocherà al Lumen Field, lo stadio cittadino che è casa proprio dei Seahawks e dei Seattle Sounders FC, squadra di Major League Soccer impegnata anche al Mondiale.