Donne e Steam: come arte e scienza abbattono stereotipi e creano inclusione

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Il progetto “Investing for Future”, sostenuto da MSD Italia, punta a valorizzare il ruolo delle donne nelle STEAM attraverso formazione, consapevolezza e simboli potenti come la scultura “Urania’s Passion” firmata Lorenzo Quinn

Daniela Cursi Masella

21 maggio - 20:00 - ROMA

Sei giovani su 10 non percepiscono le disparità di genere nelle opportunità lavorative. E’ quanto emerge da un’indagine condotta da Ipsos, che ha analizzato la percezione delle nuove generazioni rispetto alla presenza femminile nel mondo delle STEAM (Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics). Un’inconsapevolezza che espone al rischio di non riuscire, nei prossimi anni, ad eliminare definitivamente barriere e bias legati al genere per consentire il progresso della società. Ne hanno parlato oggi, presso gli spazi studio “Ilaria Sula”, Nadio Pagnocelli, presidente Ipsos, la senatrice Beatrice Lorenzin, Nicoletta Luppi, AD di MSD Italia, Antonella Polimeni, magnifica rettrice dell’Università di Roma La Sapienza e la senatrice Elena Murelli. 

AGIRE PER RIDURRE IL GAP tra uomini e donne

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Il tasso di occupazione femminile (53,5%) è, ancora oggi, nettamente inferiore rispetto a quello maschile (72%). Solo il 3% delle posizioni di CEO è ricoperto da donne. In questo quadro, le nuove generazioni tendono a confermare alcuni stereotipi: le ragazze vengono associate alla ricerca di un equilibrio tra vita privata e lavoro (28%) e a un ambiente lavorativo equo e inclusivo (27%), mentre i ragazzi sono percepiti come più orientati all’aspetto retributivo(19%) e alla carriera (18%). Rispetto agli intervistati, appartenenti ad una fascia d’età compresa tra i 18 e i 34 anni, la fiducia nelle donne è così rispecchiata: 57% sulle scienziate; il 55% sulle professioniste sanitarie; 41% sugli ingegneri; 46% sugli informatici; e il 33% sulle artiste. Sono queste le percentuali dell’indagine condotta nell’ambito del progetto “Investing for future. Donne e STEAM: da gap a plus”, promosso da MSD Italia e patrocinato da Sapienza Università di Roma. Secondo gli italiani serve un’azione congiunta tra istituzioni, università e aziende per contribuire a colmare i divari ancora oggi esistenti. Lo dicono con questi numeri: alle università viene chiesto di realizzare iniziative nelle scuole per promuovere l’approccio STEAM (32%); alle Istituzioni di collaborare con università e aziende (27%) offrendo sostegni finanziari agli studenti (26%); alle aziende, infine, la richiesta è di sostenere tirocini e stage retribuiti (31%), borse di studio (30%) e di organizzare workshop e laboratori nelle scuole (28%). “In un contesto globale caratterizzato da incertezze e sfide imprevedibili - commenta Nicoletta Luppi, Presidente e AD di MSD Italia - la scienza rappresenta un faro che illumina il nostro futuro e non ha confini tra le nazioni. La ricerca scientifica non può prescindere dalla capacità di accogliere e valorizzare il più ampio spettro di voci, esperienze e talenti. A cominciare da quelli delle donne”. Il messaggio delle parlamentari è stato univoco: la scienza è meritocrazia e richiede di disinnescare il pregiudizio a partire dai banchi della materna. Nero su bianco, l’impegno del Governo con 4 milioni di euro stanziati per favorire le competenze STEM dei docenti impegnati nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.

urania's passion: un'opera che ispira le giovani donne

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Una nuova opera presso la Sapienza Università di Roma: una scultura, “Urania’s passion”, dell’artista di fama internazionale Lorenzo Quinn. È il simbolo del progetto “Investing for future. Donne e STEAM: da gap a plus”. L’opera, alta quattro metri, fa leva sul linguaggio universale dell’arte per incoraggiare i giovani a perseguire le proprie passioni, oltrepassando barriere culturali e pregiudizi, promuovendo così il cambiamento verso un futuro più equo e inclusivo. “Mi sono ispirato a Urania, musa greca dell’astronomia e della matematica, per creare una scultura che potesse essere un simbolo di conoscenza e scoperta. Così, ho voluto rappresentare due grandi mani femminili che sorreggono un atomo proprio per celebrare la passione di Urania, cioè il potere della scienza e con esso il ruolo fondamentale delle donne. Credo che arte e scienza, insieme, possano essere motore di cambiamento e inclusione”. L’opera racconta la forza e la determinazione delle donne che, con le loro mani, sostengono il progresso scientifico: “L’atomo - spiega Lorenzo Quinn - rappresenta la scienza stessa, tenuta alta dal talento e dalla passione di chi crede nel sapere. Il mio augurio è che questa scultura inviti tutti a superare pregiudizi e barriere di genere. L’arte è un linguaggio universale, capace di emozionare e ispirare senza confini di età. Attraverso immagini forti e simboli positivi, possiamo accendere la curiosità e la fiducia in sé stesse anche nelle più piccole. Vorrei - conclude l’artista - che “Urania’s passion” fosse uno stimolo a credere nelle proprie capacità e a non porsi limiti, fin da bambine”.

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