Gigio fuori dal progetto PSG, dovrà trovare una soluzione entro la fine del mercato
Alessandro Grandesso
22 agosto 2025 (modifica alle 14:28) - MILANO
Tutto in dieci giorni. È quanto rimane a Gianluigi Donnarumma per inventarsi un futuro. Se per ora non si segnalano novità nella trattativa di uscita dal Psg, rimane vivo l’interesse del Manchester City che però prima deve liberarsi di Ederson. Nel frattempo, il capitano della Nazionale continua ad allenarsi con i compagni, e non è stato mandato con gli esuberi. Sarebbe stato poco elegante da parte del club dell’emiro nei confronti di uno dei principali protagonisti della conquista della prima Champions League parigina. Ma l’ex rossonero rimane fuori dal progetto. Luis Enrique lo ha ribadito ieri e stasera tra i pali ci sarà Chevalier per la seconda di campionato contro l’Angers, in casa, al Parco dei Principi dove gli ultrà contano di rendere un ultimo omaggio a Donnarumma.
direzione
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Ieri, in conferenza stampa, Luis Enrique ha spiegato un po’ meglio le ragioni del cambio portiere: "Sono decisioni difficili, ma non mi faccio problemi a prenderle. Posso capire le critiche, ma sappiamo in quale direzione vogliamo andare ed è la cosa più importante per me". La nuova direzione del Psg non comporta la presenza di Donnarumma cui a inizio mese è stato comunicato che non faceva più parte dei piani. E così si è chiusa la trattativa che era iniziata più di un anno fa, per allungare il contratto che scade nel 2026. Ad aprile, Donnarumma aveva accettato di ridimensionare l’ingaggio, con una parte variabile secondo i nuovi criteri in voga a Parigi. Poi però il club avrebbe ulteriormente cambiato l’offerta e il portiere ha deciso di non rinnovare, puntando ad andarsene alla scadenza. Strategia bocciata dal Psg che quindi ha prelevato per 55 milioni, bonus inclusi, Chevalier dal Lilla, e messo alla porta Gigio.
ragioni
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Un divorzio inatteso, giustificato però da Lucho anche dalla volontà di far evolvere il suo stile di gioco, come ha spiegato ieri, specificando quello che si aspetta da Chevalier e, indirettamente, quello che Donnarumma non poteva a suo dire garantirgli: "Voglio un portiere – ha spiegato il tecnico - che partecipi al gioco. In fase offensiva, voglio che trasmetta continuità all’azione, che generi superiorità e prenda decisioni adeguate, in funzione del pressing degli avversari e delle soluzioni possibili. In fase senza palla, mi attendo che copra la linea difensiva e poi che sia efficace nel gioco aereo e in tutte le situazioni abituali di un portiere sulla linea di porta. Poi, a livello mentale, mi attendo ovviamente leadership. Il portiere inoltre è un giocatore che vede tutto il campo e tutti i giocatori, quindi ha una visione generale di quello che succede sul terreno di gioco. Mi aspetto tutto questo da Chevalier, ma pure da Marin e Safonov".
futuro
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Non più da Donnarumma invece che anche ieri ha partecipato alla seduta di allenamento, salvo farsi da parte quando c’è stato da preparare nel dettaglio la partita con l’Angers. Anche se non sarà convocato, quella di stasera è l’ultima occasione per congedarsi dal Parco dei Principi prima di dire addio. In questi giorni però non sono stati fatti passi avanti nella procedura di divorzio. Secondo l’Equipe, Donnarumma avrebbe già raggiunto un accordo con il Manchester City che però deve prima cedere il brasiliano Ederson. E poi negoziare con il Psg che chiede tra i quaranta e cinquanta milioni per il cartellino. A Gigio restano dieci giorni prima che chiuda il mercato, per dire addio a Parigi e volare in Premier League.