Il tecnico toscano è stato l'ultimo a vincere uno scudetto in bianconero, ma la sua gestione è stata tutt'altro che rose e fiori...
Igor Tudor si presenterà da ex all'Olimpico di fronte all'ultimo allenatore che ha vinto lo scudetto sulla panchina della Juve: Maurizio Sarri. Il nastro si riavvolge fino alla stagione 2019-20, condizionata dal fermo per il Covid e dal poco feeling fra il tecnico e il mondo Juve. Sarri venne scelto come successore di Allegri nel momento in cui gli uomini della Continassa ragionavano sulla necessità di dare più attenzione all'estetica della proposta di gioco: mentre Allegri - ritenendo buona parte del gruppo a fine corsa - proponeva una mezza rivoluzione della squadra.
intreccio
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Della Juve di Sarri - cinque anni dopo - ci sono solo tre superstiti: Rugani, Pinsoglio e Perin (che venne ceduto in prestito al Genoa nel mercato di gennaio dopo un periodo di recupero). Mentre il capitano - che dovette fermarsi presto per un brutto infortunio - era Chiellini, ora ai piani alti della dirigenza juventina. Tudor invece prese il posto di Sarri alla Lazio nel finale del campionato 2023-24, decidendo poi di andar via perché non in linea con le scelte del club sul mercato. Ma l'intreccio fra Sarri e Tudor diventa interessante soprattutto nella sovrapposizione delle avventure sotto la Mole, in particolare nella gestione dei problemi che deve affrontare in questo momento l'allenatore della Juve: di fatto, Tudor avrebbe voluto un mercato diverso da quello che ha portato a termine Comolli, ma - a differenza di come fece alla Lazio - l'allenatore sta tenendo botta alla guida della squadra, anche se deve adeguarsi alle caratteristiche della squadra come fece proprio Sarri nella sua unica stagione in bianconero. Dopo alcune divergenze col gruppo storico in spogliatoio, lo stesso Sarri ha poi confidato di aver riunito il proprio staff per decidere se andar via o tentare di adeguarsi al contesto.
sovrapposizione
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Sarri aveva compreso come la squadra che aveva ereditato da Allegri fosse a fine corsa. In più alcuni giocatori non sembravano del tutto idonei a eseguire le richieste dell'allenatore, che intendeva proporre un calcio più vicino alle proprie idee di gioco. In quella Juve c'era anche Cristiano Ronaldo, al quale si aggrappavano un po' tutti, oltre a diversi elementi nel pieno della loro maturità calcistica. Sarri a un certo punto della stagione trovò la quadra con Dybala falso nove per ottimizzare le qualità di CR7: nel momento in cui la squadra sembrava indirizzata verso il salto di qualità, però, la stagione si fermò per via del Covid. E dalla ripresa la Juve andò in gestione dopo il successo con l'Inter di Conte, che nel frattempo stava mettendo giù le basi per aggredire la leadership della Serie A. La Juve di Sarri faticò nel concreto a trovare gli equilibri di squadra e da quel momento è andata sempre peggio: senza alcuna soluzione.
ultimo scudetto
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Al termine della stagione con Sarri sulla panchina della Juve ci si concentrò tanto sulla guida tecnica, ma pian piano - mentre negli anni successivi si è sfaldato completamente il gruppo storico che aveva vinto i nove scudetti consecutivi - è emersa sempre di più l'assenza di giocatori capaci di trasmettere il dna juventino a chi è arrivato per mettere a disposizione il proprio talento, subendo i continui sali e scendi tipici delle squadre di talento ma senza equilibrio. Dopo Sarri, l'ultimo a vincere lo scudetto alla Juve, hanno fatto fatica Pirlo (che pure ha consegnato al J|Museum la Supercoppa e la Coppa Italia) e anche Allegri (che ha chiuso la seconda parentesi in bianconero vincendo la Coppa Italia), che l'ambiente Juve lo conoscevano a fondo come Tudor. Sulla stessa scia Motta, che a questo punto della scorsa stagione si era ritrovato a gestire l'emergenza infortuni ma avendo già del vantaggio nella classifica della Champions League. La Juve che sfida la Lazio non vince da metà settembre: a quella di Sarri venne criticata la settimana nera fra il 7 e il 15 luglio per via di due pareggi consecutivi contro Atalanta e Sassuolo dopo la sconfitta col Milan. Poi il successo contro la Lazio fece partire l'ultimo sprint verso la conquista del titolo.


