L'accusa è quella di frode, nello scandalo della manipolazione dei motori diesel che ha danneggiato l'immagine della casa automobilistica tedesca. Ecco chi sono le persone coinvolte e quanti anni di carcere rischiano
Matteo Gallucci
26 aprile 2025 (modifica alle 10:06) - MILANO
Il gruppo Volkswagen nel settembre del 2015 rimase coinvolto nella pratica che vedeva artificialmente aggirati i limiti delle emissioni relativi ai motori diesel venduti in Europa e negli Stati Uniti. Lo scandalo delle emissioni, denominato "dieselgate", è costato all'azienda tedesca oltre 30 miliardi di euro in risarcimenti, multe e spese legali. A dieci anni dallo scoppio del caso sono state richieste condanne fino a quattro anni di carcere nel processo a quattro ex dirigenti della Volkswagen. Sono accusati di frode nello scandalo della manipolazione dei motori diesel che ha danneggiato l'immagine della casa automobilistica.
le richieste del tribunale
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In questo processo, iniziato a settembre 2021 presso il tribunale di Braunschweig (nord-ovest), l'accusa ha chiesto una condanna a tre anni per Heinz-Jakob Neusser, ex responsabile dello sviluppo tecnico di Volkswagen, come appreso dall'Afp da una fonte vicina al processo. Jens H., ex dirigente della divisione motori della Vw, rischia quattro anni di carcere, mentre Hanno J., uno degli ingegneri responsabili dello sviluppo di software illegale, rischia tre anni e un altro ingegnere, Richard D., rischia una condanna a due anni con sospensione condizionale della pena, secondo la stessa fonte.
Inizialmente questi quattro ex dirigenti di Volkswagen avrebbero dovuto affrontare il processo assieme all'ex amministratore delegato del gruppo Vw, Martin Winterkorn che, però, ha avuto problemi di salute e per le sue condizioni precarie ha ottenuto un rinvio al processo. Winterkorn aveva già pagato a titolo personale 11,2 milioni di euro di risarcimento all'azienda. Per lo scandalo del dieselgate era già stato condannato dal tribunale di Monaco di Baviera, l'ex amministratore delegato di Audi, Rupert Stadler, nel giugno 2023 a 1 anno e 9 mesi con sospensione condizionale e a una multa da 1,1 milioni di euro. Oltre a Stadler erano stati condannati per frode i suoi due coimputati, l'ex responsabile dello sviluppo dei motori e successivamente membro del consiglio di amministrazione di Porsche Wolfgang Hatz e l'ingegnere P. con sospensione della pena e multa (due anni 400 mila euro per Hatz, un anno e nove mesi 50mila per P.).