La turca Gurgenc, conosciuta ai tempi del Fenerbahce e voluta con sé anche al Tolosa, dal 2022 è la moglie del nuovo dg della Juve. Lo seguirà anche a Torino?
Insieme a Damien Comolli, il Tolosa ha salutato anche Selinay Gurgenc, membro del comitato strategico del club e moglie del nuovo direttore generale della Juventus. L'Equipe nel 2023 l'ha definita "il braccio destro" del presidente; lei (turca), che tra il 2018 e il 2020 aveva già collaborato per la prima volta con Comolli, allora direttore sportivo del Fenerbahce, come sua assistente e che poi è stata chiamata dal dirigente anche a Tolosa con un nuovo ruolo. Ed è proprio in Francia che il lavoro si è intrecciato alla vita privata e il rapporto tra i due è diventato una vera e propria unione il 25 settembre 2022, giorno delle nozze tenute segrete fino all'ultimo. Un matrimonio da sogno, a Istanbul, un ricevimento in una location da Mille e una notte in un resort a cinque stelle sul Bosforo. Quella donna con i capelli rossi - impossibile non notarla in tribuna - è così diventata la signora Comolli. Lavoro e una vita insieme, Selinay e Damien da anni sono una famiglia che si è allargata con l'arrivo del piccolo Ata Arsene (sì, è anche una dedica a Wenger con cui il neo dg bianconero ha lavorato negli anni 90 all'Arsenal) che ha già la sua maglia della Juve personalizzata. Ancora non si sa se Gurgenc avrà un ruolo nella società bianconera, quel che è certo per ora è che anche lady Comolli - o volendo anche "lady Moneyball" visto il suo passato - si sta subito calando nella nuova realtà juventina, intanto dall'esterno, o almeno così pare dal suo profilo Instagram.
chi è Selinay, la moglie di comolli
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Ma facciamo un passo indietro. Diplomata allo scientifico nel 2002 a Kayseri, città dell'entroterra turco ai piedi del monte Erciyes, un vecchio vulcano ora inattivo, Gurgenc ha poi studiato Architettura all'Università di Bilkent, ateneo di Ankara. Poi Economia e dopo ancora ha conseguito un master in International Business Administration in Belgio, presso l'Università Cattolica di Lovanio in Belgio. Il calcio si è palesato dopo e la specializzazione nel settore sportivo è arrivata quando è tornata nella sua Turchia per studiare Comunicazione Sportiva e Diritto dello sport alla Kadir Has e poi Economia dello sport alla Bau (Bahçeşehir University). I numeri, i conti che devono quadrare e i dati che non mentono mai. Questo è il calcio secondo Gurgenc. Al Tolosa, da responsabile della strategia sportiva e lo sviluppo della cultura societaria, insieme al suo team ha aiutato il club a servirsi dei dati per fare le migliori scelte in sede di mercato. Utili per capire chi prendere, efficaci quando la decisione riguarda chi mandare via. Allenatori compresi. Un piccolo caso si creò quando il Tolosa decise di esonerare Philippe Montanier. In Francia alcuni quotidiani molto legati al mondo viola hanno presto parlato di pessimi rapporti tra lui e Gurgenc. L'allenatore che aveva riportato la squadra in Ligue 1 e fatto vincere una Coppa di Francia al club (primo trofeo in 66 anni) aveva avuto la colpa di aver chiuso la stagione 2022/23 al tredicesimo posto quando gli indicatori mostravano che la squadra avrebbe potuto chiudere in decima o undicesima posizione. Un po' come quando il Como aveva esonerato Moreno Longo dopo una vittoria e con la squadra al sesto posto e in piena zona playoff: se i buoni risultati o un piazzamento momentaneamente positivo non è supportato da dati altrettanto soddisfacenti, si cambia. Potrà sembrare quasi brutale ma d'altronde non si può pretendere calore dai numeri, freddi quanto gli algoritmi. "Per me i numeri non mentono mai", aveva detto proprio Gurgenc in un'intervista a un podcast anni fa. "Nella mia posizione apprendi ogni giorno. La cosa più importante che ho imparato da Damien? La leadership. Un club senza un leader non va da nessuna parte. Ma se un capo perde la calma, come a volte può succedere, e va nella direzione sbagliata arrivo io per impedirlo. Il comitato strategico decide anche il nuovo allenatore, il numero di giocatori da prendere sul mercato e l'importo da spendere". Parole da "signora Moneyball".