Juve, Comolli dà fiducia a Tudor. Che chiede Ndoye come primo rinforzo

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Il nuovo dg, alla Continassa con Chiellini, ha incontrato il tecnico. Sul mercato, porta chiusa al Milan per Cambiaso e attesa per Jonathan David, per il quale c'è la concorrenza di Inter e Napoli

Filippo Cornacchia

Giornalista

5 giugno - 00:21 - TORINO

Una stretta di mano, una chiacchierata veloce e le prime sensazioni positive. Ieri Damien Comolli ha inaugurato la sua era alla Juventus incontrando Igor Tudor, l'allenatore ereditato dalla precedente dirigenza. Il nuovo dg della Signora parte dal tecnico, in tutti i sensi. E Tudor incassa un altro sì, che si aggiunge a quello di John Elkann, il più importante di tutti. Domenica scorsa l'a.d. di Exor, la cassaforte della società, aveva telefonato all'ex difensore per rasserenarlo e confermagli la fiducia dopo il traffico dei giorni precedenti attorno alla sua panchina: da Antonio Conte a Gian Piero Gasperini. L'ex presidente del Tolosa avrà bisogno di tempo per conoscere a fondo il croato, incrociato soltanto da avversario ai tempi del Marsiglia, ma i primi spifferi della Continassa inducono all'ottimismo. In attesa del Mondiale per Club di metà mese, le quotazioni di Igor sono in continuo rialzo. 

calciomercato juve, obiettivo ndoye

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La Signora targata Comolli-Chiellini ha iniziato a programmare il 2025-26 con Tudor, a cui piacerebbe rinforzare le fasce con Dan Ndoye del Bologna. Il resto si vedrà nelle prossime settimane. Tutto può cambiare anche in fretta, nel calcio, e il primo a saperlo è proprio l'allenatore di Spalato, concentrato sul presente e sul Mondiale piuttosto che sul futuro a lunga scadenza. La Juventus entro il 30 luglio potrebbe comunque risolvere il contratto pagando una penale, però in questo momento - e con così tante questioni da risolvere - lo stesso Comolli sembra avere altre priorità. Tudor rafforza la propria posizione, anche grazie all'appoggio convinto di Chiellini e della squadra, e così le possibili alternative - da Stefano Pioli a Roberto Mancini - per il momento sembrano più lontane. 

juve-jonathan david: la situazione

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Ieri Chiellini ha introdotto il manager francese scelto da Elkann per il post Cristiano Giuntoli prima in sede, poi a pranzo con il presidente Gianluca Ferrero e infine a colloquio con Tudor. Una full immersion totale. Comolli va di corsa, vuole entrare velocemente nel mondo Juventus e disegnare al meglio la nuova Signora insieme a Chiellini. Ragionamenti e riflessioni proseguono: se per il prolungamento del prestito di Randal Kolo Muani cresce la fiducia, sul fronte Jonathan David i bianconeri restano caldi, ma in attesa. "Non ho firmato nulla, non c'è nessun accordo con la Juventus - ha detto a The Athletic l'attaccante canadese svincolatosi dal Lilla -. Non si può mai sapere cosa riserverà il futuro, ma per adesso non c'è nulla di definito". Cristiano Giuntoli prima del ribaltone societario e del divorzio dai bianconeri aveva trovato un'intesa di massima con l'entourage del bomber per un quadriennale da 6 milioni più 2 di bonus. Proposta allettante, non l'unica ricevuta dal parametro zero di lusso, corteggiato anche da Inter e Napoli. Comolli e Chiellini restano in partita per David, ma può bastare un rilancio da una parte o dall’altra per cambiare gli scenari e i dirigenti bianconeri ne sono perfettamente consapevoli. Alla Continassa vogliono capire anche la volontà di Dusan Vlahovic, che nei mesi scorsi aveva interrotto i discorsi per il rinnovo (scadenza 2026), e sono pronti a fare muro per Andrea Cambiaso, che Massimiliano Allegri vorrebbe riabbracciare al Milan

nuovo ds juve, il casting

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Il puzzle di Comolli e Chiellini, promosso direttore delle strategie sportive, prosegue mattoncino dopo mattoncino. Manca ancora quello del direttore sportivo che affiancherà il manager francese e l'ex capitano nelle trattative. Le riflessioni proseguono - da Ribalta (Aek Atene, ex Juve) a Massara (ex Rennes e Milan), da Salihamidzic (ex Bayern) a Diego Lopez (ex Lens) - ma la scelta potrebbe non essere imminente: non è escluso che Comolli inizi il mercato senza un nuovo diesse. A maggior ragione se dovesse concretizzarsi il ritorno nell'area sportiva/scouting di Matteo Tognozzi, ex dirigente del Granada con un passato da capo osservatore nella Juventus di Cherubini e ora nel mirino anche dell'Arsenal del manager italiano Andrea Berta. Saltasse lui, Comolli potrebbe rivolgersi al suo uomo di fiducia Viktor Bezhani, oggi ancora al Tolosa.

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