L'artista è da poco uscito con il nuovo singolo 'Sete': "Ora lavoro in modo indipendente e con più libertà"

03 luglio 2025 | 14.17
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Fare musica oggi è più facile che mai, grazie ai social e alle piattaforme streaming accessibili a tutti. Ma emergere in un mercato musicale saturo e spietato, nonostante l'apparente apertura, è una sfida complessa. Per chi vuole intraprendere questa strada, la consapevolezza di sé e dei propri obiettivi è fondamentale. Ne è convinto Cyrus, al secolo Orlando De Geronimo, rapper romano classe 1997, che ad Adnkronos racconta il suo percorso artistico e la sua visione della musica. Il cantautore bilingue (papà italiano, mamma angloiraniana), che da poco ha pubblicato il brano ‘Sete’, è stato tra i protagonisti del Concerto del Primo Maggio di Roma.
"La mia è musica pop rock vera. Non scrivo per ossessione o per seguire le mode del mercato", afferma Cyrus, critico verso un'industria musicale che "oggi sembra preferire puntare sui TikToker con molti follower, piuttosto che sulla qualità artistica". L'artista rivendica la sua indipendenza e la sua necessità di esprimersi attraverso la musica, senza compromessi: "Canto per necessità, non per compiacere il mercato", dice Cyrus e aggiunge: “Non vedo la musica come un prodotto. Per me la musica è una cosa che mi salva la vita. Credo che il pubblico, stanco della musica ‘plastica’, cercherà presto qualcosa di più autentico”.
Nel 2023 Cyrus pubblica il suo album d’esordio ‘Gloria’ per Universal Music/Virgin Records. “Nonostante abbia raggiunto alcuni traguardi per me molto importanti - i complimenti di Vasco Rossi su Instagram, la presentazione di un singolo da Fiorello, la promozione su Radio Deejay e tre singoli in radio - l'etichetta, focalizzata sui numeri, non mi ha rinnovato il contratto. Ora lavoro in modo indipendente, con più libertà e sono convinto che questa diventerà presto una tendenza diffusa nel settore”.
Gli artisti italiani a cui si ispira? “Lauro, è il più forte, un'icona. Mi piace anche il nuovo pop di Bresh e Olly. Ascolto musica elettronica e techno ma se guardo al passato c’è Rino Gaetano: un genio”. Sul futuro, Cyrus è al lavoro su nuova musica, pur consapevole delle difficoltà del mercato: “Sono in fase di scrittura anche se oggi non conviene più. È meglio puntare sui singoli, che hanno più possibilità di entrare nelle playlist. Il sistema sta uccidendo il concetto di album, che è un viaggio, un'esperienza completa”.
Sulla possibilità di partecipare a un talent show, Cyrus si mostra scettico ("Un'arma a doppio taglio"), mentre coltiva il sogno di Sanremo: “Avrei voluto partecipare a Sanremo Giovani, ma quest'anno non ho potuto per il limite d'età. Non capisco questa regola. Sanremo è un festival, non un talent. Dovrebbe dare spazio a chi ha talento, indipendentemente dall'età”. E se le regole cambiassero? “Ci riproverei”.
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