Per il settore della cosmetica "è
necessario un patto strategico" tra industria e istituzioni.
Questo è l'invito che arriva da Benedetto Lavino, presidente di
Cosmetica Italia, nel corso dell'Assemblea pubblica 2025
dell'associazione, al museo dell'Ara Pacis a Roma.
Nel corso dell'incontro sono stati presentati i risultati
dell'indagine "Le priorità di azione per la competitività
dell'industria della cosmetica in Italia" condotta in
collaborazione con Teha - The European House of Ambrosetti. Ne è
risultato un settore che è in crescita nonostante uno scenario
complesso, che ha una vocazione internazionale con la metà dei
ricavi provenienti dall'export ma che è frenato da fattori
normativi. "Il settore ha bisogno di semplificazione - ha
aggiunto Lavino -, è vero che negli ultimi mesi e nell'ultimo
anno c'è stata un'accelerazione e le istituzioni si sono
mostrate molto più attente, ma oggi ci sono delle asimmetrie
competitive rispetto ad altri mercati e il rischio è di rimanere
indietro. Essere consultati nel cosiddetto policy shaping e
mettere sul tavolo le richieste del settore è fondamentale".
"La nostra analisi conferma che la cosmetica italiana è un
motore essenziale per il benessere delle famiglie e per la cura
della persona - ha commentato Valerio De Molli, managing partner
e ad di The European House - Ambrosetti - anche nei nuclei a
basso reddito, per cui diventa strategico supportare la
competitività di questo settore. Una semplificazione normativa
potrebbe abilitare le aziende ad utilizzare quel fatturato
incrementale in nuovi investimenti, in ricerca e sviluppo, ma
soprattutto nella creazione di nuovi posti di lavoro".
Maurizio Marchesini, vicepresidente di Confindustria per il
Lavoro e le Relazioni Industriali, nel corso dell'incontro ha
ricordato che "il nostro impegno verso l'innovazione,
dall'Industria 4.0 all'IA, ha permesso alle imprese di adattarsi
e crescere, rafforzando la nostra posizione sui mercati
internazionali, in particolare negli Stati Uniti, in Medio
Oriente e in America Latina. Per continuare su questa strada, è
essenziale che si adottino politiche che supportino
l'industria".
Punti a cui hanno risposto le istituzioni. La presidente del
Consiglio, Giorgia Meloni, in una lettera ha ribadito che "il
governo e la sottoscritta continueranno ad essere al fianco del
settore", nonostante "le tante incertezze di questo tempo".
Mentre il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha commentato che
quello della cosmetica è "un esempio da emulare, soprattutto per
l'impegno in ricerca e sviluppo". Il ministro degli Esteri,
Antonio Tajani, ha poi ricordato che l'industria "è una
straordinaria ambasciatrice del saper fare italiano nel mondo,
dove è sempre più apprezzata".
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