Cos'è la scatola nera obbligatoria per le auto, cosa registra e la privacy

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La scatola nera (Edr) è obbligatoria nell'Unione europea da luglio 2024: cosa fa e quanto sono sicuri i dati che custodisce

Giusepe Biondo

18 settembre - 11:07 - MILANO

Fino a poco tempo fa era solamente un dispositivo proposto da alcune compagnie a chi chiedeva uno sconto sulla polizza Rc, da luglio dello scorso anno invece è un sistema che il regolamento europeo 2019/2144 ha reso obbligatorio su tutte le auto nuove immatricolate nell'Ue. Nel linguaggio tecnico è Registratore dati di evento (Event data recorder o Edr), in quello comune, più semplicemente, è la scatola nera. Un dispositivo con parecchi anni sulle spalle: General Motors è stata tra le prime case automobilistiche a investire sul concetto di scatola nera, iniziò poi a installarle sistematicamente su vari modelli dei primi anni 90, tra cui l’iconica Pontiac Firebird. Era in grado di registrare molti dati per l’epoca, tra cui la velocità dell’auto, la pressione sui pedali dell’acceleratore e del freno appena prima di un incidente. Oggi l’Edr è un dispositivo molto più evoluto e sofisticato, un Adas nel senso più ampio del termine e da un anno anche obbligatorio.

COSA È

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Il registratore dati di evento o scatola nera è un dispositivo elettronico capace di registrare i dati caratteristici di un incidente. Va da sé che deve anzitutto essere robusto, molto robusto: nasce per consegnare alle autorità i dati di un incidente, perciò il suo involucro - anzi, la sua “corazza” - deve essere in grado di proteggere le registrazioni da urti, forti decelerazioni e dall’intenso calore di un incendio.

COSA REGISTRA

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I primi apparecchi di questo tipo registravano pochi dati. I progressi compiuti negli anni, l’evoluzione della tecnologia e la sofisticatezza delle scatole nere moderne fanno sì che oggi questo genere di apparecchi registrino molte più informazioni, memorizzando i parametri dai 30 secondi circa che precedono l’impatto ai 5 secondi successivi. Tra i dati di cui tiene traccia: velocità dell’auto, accelerazione e decelerazione, giri motore, inserimento delle cinture di sicurezza, freni, attivazione airbag, posizione sterzo, inclinazione della vettura rispetto alla strada e attività degli Adas.

PRIVACY

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La scatola nera imposta dal regolatore europeo può essere consultata solamente dalle forze dell’ordine nel caso in cui le circostanze di un incidente lo rendessero necessario. Non c’è dunque alcuna "ombra" legata alla privacy, dal momento che i dati rimangono all’interno del dispositivo e in molti casi non verranno mai letti da nessuno. Diverso è il discorso relativo alle scatole nere delle compagnie assicurative, connesse ai satelliti tramite segnale Gps e comunque costantemente attive. Per sapere che utilizzo viene fatto (o può essere fatto) di questi dati, un consiglio “caldo” è quello di leggere attentamente l’informativa dati che le assicurazioni devono far firmare all’assicurato e a cui purtroppo, spesso, non si presta la necessaria attenzione.

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