Come si costruisce (in teoria) una bomba nucleare?

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Per fortuna, costruire una testata atomica non è un'impresa accessibile a chiunque. Anzitutto occorrono materiali fissili, come l'uranio-235 o il plutonio-239. In natura l'uranio è per il 99,27% uranio-238, inutile per le armi, e solo lo 0,72% è uranio-235, l'isotopo in grado di sostenere una reazione a catena esplosiva.

PROCESSI TROPPO COSTOSI. Per separarli, il metodo più usato (come in Iran) è quello delle centrifughe a gas: l'uranio trasformato in gas ruota fino a 70.000 giri al minuto, spingendo l'isotopo 238 (più pesante) verso l'esterno e lasciando il 235 al centro. Per ottenere quantità utili, il processo va ripetuto migliaia di volte. Per il plutonio-239 serve invece un impianto di riprocessamento, ancora più complesso e costoso.

Chi può costruirle? Ma sono solo gli Stati a poter costruire un ordigno? Nel 2013, il Pentagono commissionò uno studio per valutare se un miliardario o un'azienda privata potessero farcela. Il risultato? Con circa 1 miliardo di dollari e 5 anni, la costruzione è tecnicamente possibile tramite una rete di aziende legittime distribuite nel mondo aggirando i controlli.

Centrifughe. L'ostacolo non è il progetto, ma l'accesso e l'arricchimento del materiale fissile, anche se le centrifughe a gas sarebbero oggi reperibili. Lo studio sottolineava il rischio che attori non statali possano ambire a tecnologie nucleari.

Fotogallery Le foto della prima bomba atomica

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