La statunitense, sotto di un set, vince poi 6-7 6-2 6-4 e si aggiudica il suo primo Roland Garros
Un’americana a Parigi. Dieci anni dopo Serena Williams, Coco Gauff riporta la bandiera degli Stati Uniti sul pennone più alto del Roland Garros battendo 6-7 (5) 6-2 6-4 la numero 1 del mondo Sabalenka in 2 ore e 38 minuti. Per la numero due del mondo si tratta del secondo Slam in carriera dopo gli Us Open 2023: è anche la più giovane a vincere due Major su due superfici diverse dalla Sharapova nel 2006.
LA PARTITA
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Per la prima volta dal 2013 (Serena contro Sharapova) la finale di Parigi mette di fronte le prime due giocatrici del mondo. Il vento che spazza lo Chatrier con il tetto tenuto aperto crea subito disagi al servizio di entrambe: la Sabalenka ha un lancio di palla molto alto e quindi fatica a trovare equilibrio, la Gauff ha nella battuta il fondamentale più debole e la necessità di attendere a iniziare il movimento quando la brezza è troppo forte di certo non la aiuta. L’avvio è tutto della bielorussa, più aggressiva e centrata, che fila subito sul 4-1. Ma da quel momento i suoi game di servizio diventano una croce, la Gauff risale 4-4 ma nel game successivo perde di nuovo la battuta. Il decimo game, durato 13 minuti, si trasforma in un incredibile psicodramma: la Sabalenka spreca due set point, passata sul primo dall’americana e con un gratuito di rovescio sul secondo, e al quinto tentativo Coco ottiene il controbreak. Ma le emozioni non sono certo finite: alto break Sabalenka, che però non tiene il servizio nel 12° game, per cui il tie-break non può che essere la soluzione più giusta: la Gauff si porta 4-1 con due mini break, ma sul 5-3 per l’avversaria la Sabalenka gioca finalmente quattro punti da più forte giocatrice del mondo: rivescio vincente lungolinea, due risposte vincenti e una non facile volée: il primo parziale è il suo. Ma da questo momento sale in cattedra l’americana, che spalle al muro rimette finalmente ordine al suo gioco, è aggressiva senza forzare e finalmente è più lineare al servizio. Sul 3-1 per lei del terzo set, e con la Sabalenka in lite con il mondo, sembra finita, ma un sussulto della bielorussa la riporta sul 3-3. Tutto da rifare, ma immediato break della Gauff per il 4-3 con due gratuiti e un doppio fallo della sciagurata Aryna: è l’allungo decisivo, nel decimo game la Sabalenka annulla il primo match point con un coraggioso dritto sulla riga, ma al secondo sbaglia un rovescio da fondo per l’apoteosi della Gauff. Condannano la numero 1, alla terza finale Slam persa su sei, addirittura 70 gratuiti, sintomo di un’aggressività fuori controllo, mentre la Gauff in lacrime può ricevere la coppa Suzanne Langlen dalle mani di Justine Henin.