Matteo perde al tie break il primo set e vince il secondo nello stesso modo. Al terzo prima si fa male, poi domina l'avversario. Luciano invece dà forfait contro Tiafoe
Luigi Ansaloni
26 aprile 2025 (modifica alle 21:19) - MILANO
Matteo Berrettini vince con il cuore e con la grinta al suo debutto all’Atp 1000 di Madrid, ma è allarme, ancora una volta, per le sue condizioni fisiche. Il romano ha avuto la meglio 6-7(3) 7-6(6) 6-1 sull’americano Marc Giron, battuto per la prima volta in carriera, ma tra la fine del secondo set e l’inizio del terzo è stato costretto ad un lungo medical time out per un problema fisico, probabilmente agli addominali, quei maledetti addominali che tante volte lo hanno fatto penare in carriera. Matteo però non si è dato per vinto, ha reagito alla grande, portandosi a casa il terzo set. Adesso la sfida a Jack Draper, testa di serie numero 5 del torneo, in attesa di aggiornamenti sulle sue condizioni fisiche. Una partita che Berrettini poteva chiudere prima. Nel primo set ha infatti sprecato ben cinque palle break, di cui tre erano set point sul 5-4 a suo favore e servizio girone. Tutte occasioni sprecate del romano, che prima del tie break non aveva concesso nessuna occasione all’americano. A Giron, però, è bastato il primo set point e il primo momento di debolezza di Matteo durante il set per conquistare il parziale.
Nel secondo set praticamente non si è giocato sul servizio, tenuto alla grande da entrambi (nessuno è dovuto ricorrere al vantaggi, tranne Berrettini sul 6-5 Giron), con un’inevitabile secondo tie break. Berrettini ha avuto altri due set point, sprecati, siul 6-4, ma quando la partita sembrava stregata è arrivato, finalmente, il minibreak risolutivo, con l’8-6 finale che è valso a Matteo il secondo set. E qui la grande paura. Matteo chiama il medical time out, si fa curare, con la partita che sembrava persa, visto che il romano, rialzandosi, zoppicava anche un po'. Sbagliato. Con una reazione tutta cuori e nervi, Berrettini ha dominato il parziale, pur servendo ad una media di 175 chilometri orari (nel primo set era di 208 km/h), portandosi a casa la partita. Problemi fisici anche per Luciano Darderi, colpito da un virus che non gli ha permesso di dare il massimo contro Frances Tiafoe. L’italo argentino si è ritirato nel secondo set, quando era sotto 7-5 3-1.