Il vice segretario generale Giorgio Marchetti ha espresso piena soddisfazione per il nuovo formato: "Funziona per imprevedibilità e interesse. Var? Al vaglio nuove regole"
12 maggio - 10:59 - MILANO
La Champions League è cambiata e, secondo la UEFA, in meglio. Il nuovo format, introdotto con l’obiettivo di aumentare spettacolo e imprevedibilità, ha già dato segnali positivi. Giorgio Marchetti, vice segretario generale Uefa, è intervenuto a Radio Anch’io Sport di Rai Radio 1, ribadendo che il modello resterà in vigore senza stravolgimenti. E sul fronte Var annuncia nuove possibili disposizioni da parte di Ifab e Fifa, in particolare sul fuorigioco millimetrico.
soddisfazione
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«Siamo molto soddisfatti del nuovo formato», ha dichiarato Marchetti, sottolineando come l’obiettivo fosse aumentare l’incertezza e la varietà tra le squadre partecipanti. "Abbiamo assistito a una fase a gironi interessantissima, praticamente senza partite prive di interesse e poi scontri incredibili nella fase a eliminazione diretta, come Inter-Barcellona. Il format non è temporaneo. È stato pensato non con un'idea limitata, ma proprio perché diventi quello del futuro. Siamo certi che darà soddisfazioni e migliorerà una formula che ha avuto un successo mondiale. Ragioneremo con i club su qualche piccolo dettaglio, ma rimarrà tale".
VAr e fuorigioco
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Sul fronte regolamentare la UEFA guarda con attenzione alle novità allo studio di IFAB e FIFA: "Il fuorigioco millimetrico crea disagio. Si sta valutando una modifica che consideri solo parti significative del corpo, per evitare gol annullati per pochi centimetri", ha spiegato Marchetti. "Il Var resta fondamentale, ma va usato con equilibrio per non snaturare il gioco".
tema stadi
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Dopo le dure parole di Ceferin sugli stadi italiani, anche il vice segretario generale UEFA ha voluto dire la propria: "Seguiamo l'Italia con occhio estremamente attento. L'Italia è un grande Paese del calcio mondiale, vedere infrastrutture così fuori dal tempo non è un elemento di beneficio. Ci auguriamo che l'Italia riesca finalmente a dare una sterzata trasformandoli in stadi moderni e confortevoli come oggi non sono. Deve avvenire per forza, è un appuntamento che non si può mancare. Euro 2032? Manca tanto tempo, non posso pensare che l'Italia non riesca a presentare cinque stadi in linea con le richieste"
inter in finale
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Infine, una nota d’orgoglio per il calcio italiano: "Vedere l’Inter in finale è una gioia per tutti. L'Italia ha piazzato due anni fa tre squadre nelle finali europee, è un calcio che fa risultati e speriamo possa farli anche piazzandosi ai Mondiali 2026", ha concluso Marchetti.
La Gazzetta dello Sport
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