Boston manda ai Blazers il 35enne, in entrata la guardia più due scelte di secondo giro di futuri Draft
Fuori Jrue Holiday, dentro Anfernee Simons. I Boston Celtics cambiano look, per l’estate 2025: mandano a Portland il 35enne esterno e in cambio ottengono dai Blazers la guardia 26enne più due scelte di secondo giro di futuri Draft. Si tratta della terza trade significativa pre Draft dopo quelle che hanno portato Kevin Durant a Houston e Desmond Bane a Orlando.

prospettiva celtics
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Soldi. La ragione dello scambio è chiara, Boston non aveva scelta. Cedendo quel contrattone risparmia oltre 40 milioni che altrimenti avrebbe dovuto pagare come tasse di lusso. Holiday è stato un gran giocatore, ma è un po’ logoro e soprattutto era strapagato ormai, con ancora tre anni a libro paga da oltre 100 milioni di dollari garantiti. I suoi straordinari playoff 2024 hanno comunque ripagato i verdi di tutto e di più, le esigenze finanziarie però adesso forzano l’addio. C’è di più: la rottura del tendine d’Achille destro di Jayson Tatum, patita durante i playoff 2024, ne implica l’assenza per gran parte della prossima stagione, se non per tutta. Quindi i Celtics non potranno competere per il titolo nell’immediato e dunque il ringiovanimento e l’alleggerimento dei costi, entrambe mosse comunque già in agenda, sono state affrettate, come tempistica. Perché Simons come contropartita? Realizzatore da 19.3 punti per partita, può in parte rimpiazzare la produzione offensiva di Tatum e soprattutto è in scadenza di contratto. Non è giocatore cerebrale, facilitatore per i compagni da letture di campo illuminate, ma porta in dote freschezza e atletismo. E soprattutto se non funzionasse nel sistema di Coach Mazzulla tra 12 mesi a Beantown gli potranno dire addio senza rimpianti. Per puntare alternative più ambiziose. Le scelte di secondo giro sono poi un valore aggiunto per una squadra appunto satura come spazi salariali. Rinnovamento a basso costo, in prospettiva. Logico.
prospettiva blazers
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C’era affollamento di giovani esterni a Rip City. Hanno valutato che Simons non valesse i soldi che avrebbe chiesto per rinnovare il contratto tra 12 mesi. Puntano su Scoot Henderson e Shaedon Sharpe, piuttosto. Holiday, professionista esemplare, viene probabilmente visto come mentore di quei talenti in fase di maturazione. Andranno capite le motivazioni di Holiday comunque: i Blazers sono lontani dall’essere competitivi, a maggior ragione nella Western Conference, che ha tante squadre che partiranno loro davanti nella corsa ai playoff 2026. La curiosità: i Blazers avevano ottenuto Holiday due anni fa nella trade che aveva portato Dame Lillard a Milwaukee. Poi Portland aveva a sua volta scambiato Holiday, che non aveva mai giocato per i Blazers, con Boston, per Malcolm Brogdon, Robert Williams e un paio di scelte del Draft. Ora Holiday torna, stavolta per restare.