Caso Albania, il Cdm approva il decreto legge su migranti e Paesi sicuri

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Il Consiglio dei ministri, come si apprende da fonti di governo, ha approvato un decreto legge in materia di migranti. Il provvedimento dovrebbe rendere norma primaria l'indicazione dei Paesi sicuri per il rimpatrio, e non più secondaria, come è invece il decreto del ministro degli Esteri, di concerto con quelli di Interno e Giustizia, con cui finora è stato annualmente aggiornato l'elenco. 

Resta alto lo scontro tra il governo e le toghe sulla questione Albania e migranti. "Noi non siamo contro il governo, sarebbe assurdo pensare che l'ordine giudiziario, un'istituzione del Paese, sia contro un'istituzione del Paese quale è il potere politico. Non è lo scontro istituzionale quello a cui tendiamo, tendiamo a difendere l'autonomia e l'indipendenza dell'ordine giudiziario", ha detto il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia.

"Sappiamo - ha poi aggiunto Santalucia parlando ad Agorà su Rai3 della normativa sugli Stati sicuri - che un regolamento dell'Unione europea renderà questa materia più flessibile, ma entrerà in vigore nel 2026. Oggi dobbiamo applicare la direttiva che c'è. Per come lo vedo io, non è uno scontro con la magistratura italiana, ma con le istituzioni europee".

M5s, presentato esposto alla Corte dei Conti su Albania

Il capogruppo del M5s in commissione Affari Costituzionali Alfonso Colucci annuncia di aver presentato oggi un esposto alla Corte dei Conti, "sottoscritto da tanti colleghi del M5S, per accertare ipotesi di responsabilità erariale per il trasporto di 16 migranti nel centro allestito dal Governo Meloni in Albania". "In particolare - aggiunge - chiediamo se sia configurabile l'adozione di provvedimenti con dolo o colpa grave idonei a configurare una responsabilità erariale per l'utilizzazione di ingenti risorse pubbliche per lo svolgimento di attività non legittimate in base alla corretta applicazione delle norme di legge".

Ue: 'Le misure italiane siano conformi al diritto europeo'

"Siamo a conoscenza della sentenza in Italia e siamo in contatto con le autorità italiane: al momento non c'è una lista europea sui Paesi terzi sicuri, gli Stati membri hanno liste nazionali, ma è previsto che ci lavoreremo", ha detto una portavoce della Commissione Ue soffermandosi sul caso Albania. Tornando al Protocollo Roma-Tirana la portavoce ha spiegato che "ad essere applicato è il diritto nazionale ma anche standard legati alla protezione internazionale che sono forniti dal diritto Ue. Abbiamo anche detto che tutte queste misure devono essere pienamente conformi con il diritto comunitario e non devono indebolirlo".

Salvini: 'Il magistrato Patarnello non merita di stare al suo posto'

Il magistrato Marco Patarnello, di cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha pubblicato una mail che la riguarda direttamente, "non dovrebbe più essere al suo posto, molto banalmente", dice il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini. "Ci sono più di 9mila magistrati in Italia - spiega - e la stragrande maggioranza fa liberamente e positivamente il loro lavoro". "Se c'è qualcuno che ha preso il Tribunale per un centro sociale e per un luogo di vendetta politica - sottolinea - ha sbagliato mestiere, molto semplicemente".

"Se qualcuno vede il nemico nel sindaco, nel governatore, nel ministro, è un problema", spiega Salvini. Mentre a chi gli faceva notare che bisognerebbe verificare la veridicità dell'e-mail il ministro dei Trasporti replica: "Diciamo che se fosse vera, sarebbe di una gravità inaudita e comporterebbe l'immediato licenziamento". 

Meloni: 'Difenderemo i confini, si entra solo legalmente'

"È una priorità assoluta combattere chi sfrutta il legittimo desiderio delle persone di trovare condizioni di vita più favorevoli per ingrassare i propri profitti", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, commentando un'operazione in Calabria contro l'immigrazione clandestina. "Il Governo è determinato a smantellare queste reti criminali e a debellare il traffico illegale di esseri umani, che alimenta gli interessi degli schiavisti del Terzo Millennio - aggiunge la premier -. Il nostro impegno va avanti. Continueremo a lavorare senza sosta per difendere i nostri confini e per ristabilire un principio fondamentale: in Italia si entra solo legalmente, seguendo le norme e le procedure previste".

Piantedosi: 'Stop all'ideologia di accoglienza indiscriminata'

"Quanto portato alla luce dall'operazione della Guardia di finanza, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, è l'ulteriore testimonianza che il traffico di esseri umani è una piaga di crescente diffusione che va contrastata senza indugi o sottovalutazioni. E rende "evidente quanto sia importante superare le posizioni talvolta ideologiche di chi continua a farsi sostenitore di un'accoglienza indiscriminata anche quando questa finisce, di fatto, per favorire i vergognosi interessi di gruppi criminali": così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi che ha commentato l'operazione che ha consentito di individuare 13 persone, membri di un'organizzazione criminale transnazionale che aveva l'obiettivo di favorire l'ingresso di migranti irregolari sul nostro territorio sfruttando la rotta marittima del Mediterraneo orientale.

"Il quadro che emerge dalle complesse investigazioni conferma la necessità di proseguire lungo la strada intrapresa da questo Governo per contrastare con ogni mezzo, anche preventivo, i criminali senza scrupoli che si arricchiscono mettendo a repentaglio la vita stessa dei migranti" ha aggiunto il titolare del Viminale, che ha espresso anche alle forze dell'ordine e alla magistratura va il suo "apprezzamento per il costante impegno messo in campo" nel contrasto al traffico degli esseri umani.

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