Calha in partenza, Ederson-Inter si può con le cessioni. Ecco il piano

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Ora la priorità del club è legata alle uscite. Non solo il turco: il tesoretto può arrivare da Frattesi, su cui c’è l’Atletico, Seba Esposito e Stankovic

Davide Stoppini

Giornalista

4 luglio - 09:45 - MILANO

Il sogno di oggi può diventare la realtà di domani. Ederson è tutto ciò che aiuterebbe in fretta, molta fretta, a dimenticare Calhanoglu. Ma ci sono una serie di condizioni che devono verificarsi perché l’assalto sia concreto. La prima: la fine della telenovela del turco. La seconda: le cessioni. Non è un caso che il messaggio che filtra in queste ore dal club nerazzurro sia il seguente: adesso è il momento delle partenze, di liberare spazio sia come organico sia in termini di costi. E allora attenzione a Frattesi. A Sebastiano Esposito. E ad Aleksandar Stankovic: da loro può arrivare la base per lanciarsi su Ederson. 

Situazione

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Anche perché non passa giorno in cui da Istanbul non rilancino la trattativa per Calhanoglu. Il finale sembra scritto, ma c’è ancora tanta strada da percorrere. L’Inter ha fissato il nuovo prezzo del regista: 30 milioni di euro. E non ha mai avuto un contatto diretto con il club turco, per intendersi. Però indirettamente circolano già i contorni di una possibile proposta: 15 milioni. Siamo lontani, lontanissimi anzi. Serve un avvicinamento concreto, per accontentare tutti. La stessa Inter, peraltro, che è stufa di una situazione che va avanti ormai da un mese e che rischia di complicare, peggio, destabilizzare l’inizio della prossima stagione. In soldoni: i dirigenti nerazzurri vorrebbero risolvere la questione prima del ritiro, entro dunque i prossimi 15 giorni. Non semplice. È chiara una cosa: il Galatasaray sta giocando sulla situazione, forte evidentemente della volontà del giocatore, che mai si è espresso chiaramente sulla vicenda (e in fondo, già questo è un indizio). Se Calhanoglu va via, il primo nome sulla lista dell’Inter è quello di Ederson. Lui più di Stiller, più di Frendrup, più del colombiano Rios del Palmeiras, altri profili che pure piacciono. Ederson è il preferito, anche se l’Atalanta non lo farà andar via per meno di 50 milioni di euro: questo a Milano lo sanno. Ma non si spaventano. Sanno di dover scalare una montagna, ma c’è una via praticabile. 

Si cambia

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I soldi necessari per l’affondo su Ederson possono arrivare dalle cessioni. Quella di Calhanoglu, appunto. Ma a centrocampo è ancora in bilico la posizione di Frattesi. Il cambio di allenatore ha ammorbidito la situazione del ragazzo, che ha tutto da guadagnare dal cambio Inzaghi-Chivu. Ma il suo nome è sul taccuino di tanti club. Oggi il pressing più visibile è quello dell’Atletico Madrid, su spinta del tecnico Simeone. È un interesse confermato, che può avere sviluppi a breve. L’Inter è pronta ad ascoltare. La valutazione del centrocampista è più bassa rispetto ai 45 milioni di euro di gennaio, in un momento che avrebbe complicato anche i piani nerazzurri. Oggi si può ragionare anche sotto quota 40. Non è una pedina che l’Inter sacrificherebbe a cuor leggero, va detto. Anche perché Chivu ha già fatto vedere di essere aperto anche ad altre soluzioni tattiche che non siano necessariamente il 3-5-2: in un modulo con due trequartisti, per intendersi, Frattesi ci sta benissimo. Ma quella spagnola resta una pista da seguire. E non è l’unica cessione che può materializzarsi. La Fiorentina è su Sebastiano Esposito, l’Inter conta di ricavare circa 7 milioni di euro. E una cifra ancora maggiore è quella che il ds Ausilio ha messo in conto per Stankovic: il Bruges l’ha messo in prima fila nella sua lista, potrebbe essere lui a sostituire Jashari, destinato al Milan. Questione di incastri, ma così funziona il mercato. Del resto, fin qui l’Inter ha giocato d’anticipo con Sucic, Luis Henrique e Bonny. Adesso è il momento di calibrare bene le mosse. Per Ederson, poi, val la pena aspettare.

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