E' intitolata "The Playmaker"
l'installazione interattiva firmata dallo studio Stefano Boeri
Architetti ispirata a Sandro Mazzola e realizzata nell'ambito
del "Manchester International Festival" all'interno della mostra
"Football City, Art United" co-curata dal direttore artistico
della Serpentine Gallery Hans Ulrich Obrist, dal regista e
scrittore Josh Willdigg e dal calciatore Juan Mata vincitore
della Coppa del Mondo e della Champions League e sviluppata da
Factory International.
L'installazione invita i visitatori a provare a rivivere i
gol che ha segnato Mazzola e a inventarne di nuovi, offrendo
un'esperienza interattiva che stimola il movimento e la
partecipazione, in un gioco di precisione e strategia ispirato
al calcio. Composta da tre diversi moduli cilindrici, come campi
da gioco in miniatura, è arricchita a terra da motivi grafici
creati dall'artista messicano Eduardo Terrazas. Le pareti si
animano di fori circolari, porte che collegano gli spazi e
invitano i visitatori a mettersi alla prova. "Sandro Mazzola è
stato uno dei miti della mia infanzia e adolescenza.
Velocissimo, imprevedibile, tecnico, univa la visione di un
regista e la determinazione di un attaccante. L'omaggio a
Mazzola è l'omaggio a un 'architetto del calcio', capace di
anticipare con uno scatto i movimenti degli altri giocatori nel
campo da gioco" ha commentato Stefano Boeri.
Hanno lavorato al progetto Boeri, Pietro Chiodi, Anastasia
Kucherova e Mohamed Hassan, e per dare una interpretazione di
questo messaggio hanno scelto di ispirarsi a Mazzola, icona del
calcio e figura mitologica nell'immaginario giovanile di Boeri,
che dosando la precisione di un regista e la determinazione di
un attaccante, ha anticipato il calcio moderno, inventando un
ruolo inedito: il "falso nove" (un goleador che sa agire anche
da centrocampista).
L'installazione è l'elemento focale della mostra. Collocata
al centro dello spazio espositivo, è circondata dalle altre
dieci opere tematiche firmate da artisti e calciatori - tra i
quali Eric Cantona, Edgar Davids, Alvaro Barrington e Ryan
Gander - in un percorso interattivo che trasporterà i visitatori
nei ruoli iconici del mondo del calcio indicendoli a riflettere
su come arte e calcio possano imparare l'uno dall'altro.
L'opera, visitabile fino al 24 agosto a Manchester, presso
gli Aviva Studios - Factory International (uno spazio culturale
dedicato alla creatività e alle esperienze immersive in grande
scala) prende ispirazione dal carattere industriale della sede,
allineandosi con la sua estetica per creare un ambiente
calcistico intenso e identitario. Presenta un sistema modulare
di pareti, costruite con profili in legno lamellare e pannelli
multistrato, posizionate in verticale. Il sistema di aperture
circolari presenti sulle pareti è stato progettato con il
contributo di calciatori professionisti.
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