Calcioni, insulti, dita puntate, sguardi da Shining: il grande romanzo delle liti tra panchine

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Basta una scintilla, e gli allenatori prendono fuoco: dalla Premier al Brasile, dall'elegantissimo Mancini al "What do you want?" di Conte a Tuchel, quando i signori della tattica perdono il controllo e trasformano lo stadio in un saloon

Furio Zara

19 dicembre - 21:57 - MILANO

Si sta in panchina come su un ring di wrestling. Esibizioni muscolari da bulli in gita premio, urla con la giugulare a palla, florilegi di insulti, minacce a vario titolo, accuse sguainate con la bava alla bocca. E stringetevi la mano in segno di pace, ma anche no. Allegri vs Conte nel post-semifinale di Supercoppa è solo l’ultimo capitolo di un romanzo lunghissimo, che è stato scritto tanto tempo fa e che ogni volta, ad ogni lite, si rinnova e (ehm ehm) si impreziosisce. Ricorderemo qui a seguire i momenti più alti - si fa per dire - di questi duelli di cappa e spada riveduti e corretti in chiave moderna. 

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