Federica dopo il grave infortunio e l'intervento a una gamba ha cominciato il percorso verso il rientro nel centro medico della Juventus, dove anche Jannik aveva curato un problema all'anca
17 aprile - 11:41 - MILANO
Il peggio è alle spalle. Adesso inizia però la fase più dura, più difficile, quella del lungo recupero. Federica Brignone dopo l'intervento seguito alla frattura scomposta al piatto tibiale e alla testa del perone a cui è stata sottoposta nella serata di quel maledetto 3 aprile, con il legamento crociato anteriore pure lesionato (verrà rivalutato solo tra qualche settimana, non potendo intervenire subito), ha mosso i primi passi verso il ritorno. La campionessa del mondo di sci alpino ha infatti cominciato la prima parte di rieducazione al J-Medical di Torino, con un primo periodo dedicato allo scarico dell’articolazione.
olimpiade 2026
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Del centro medico della Juventus si era in precedenza avvalso anche Jannik Sinner per risolvere un problema a un'anca. Per Federica l'obiettivo è di rientrare al meglio per l'Olimpiade di casa, a Milano e Cortina, in programma da venerdì 6 a domenica 26 febbraio 2026. "Per me la cosa più importante in questo momento, è guarire bene. E ce la metterò tutta come ho sempre fatto in ogni cosa della mia vita. Poi ripenserò allo sport e allo sci. Ma in questo momento, nessuno, neppure i dottori sono in grado di dire quanto tempo ci vorrà per il pieno recupero", ha detto Federica Brignone, intervenendo ieri, in collegamento da Torino, al Media Day della Fisi con cui si è conclusa la stagione.
La Gazzetta dello Sport
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