Ultima seduta della settimana senza
grandi spunti per le Borse europee, che devono ancora capire il
reale impatto dei dazi Usa e soprattutto l'orientamento della
Fed in vista di settembre.
Il listino azionario migliore è stato quello di Madrid, che
ha chiuso in aumento di un punto percentuale grazie soprattutto
alla spinta delle banche, con Bbva che ha registrato un aumento
finale del 3%. Positiva anche la Borsa di Milano (+0,5%) e
quella di Parigi, salita dello 0,4%. Londra, Francoforte e
Amsterdam hanno invece ceduto un marginale 0,1%.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni tra piccole
oscillazioni continua a correggere i minimi dal 2010: il
differenziale ha concluso la seduta a 78,7 punti, con il
rendimento del prodotto del Tesoro al 3,47%. Euro stabile a
quota 1,165 contro dollaro.
Sul fronte dell'energia il gas è in calo sul mercato di
Amsterdam, con un ribasso dell'1,5% a 32,4 euro al Megawattora.
Il petrolio più solido prova a tenere i 64 dollari al barile.
In questo contesto, tra i titoli a maggior capitalizzazione
di Piazza Affari il più acquistato è stato Stellantis (+2,4%),
seguito dal Banco Bpm (+2,3%) e da Unicredit, salito di due
punti percentuali. Bene anche Tim (+1,2%), mentre le vendite
hanno colpito Leonardo, che ha ceduto il 2,5% in un momento
molto volatile per i titoli della Difesa.
Maglia nera nettamente a Unipol che ha ceduto il 3,8% a 17,3
euro dopo la semestrale, ma che ha pagato anche la debolezza del
comparto scatenata da Munich Re che ha rivisto al ribasso le
previsioni sui ricavi assicurativi.
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