Le incertezze sui dazi e la
minaccia di 'licenziamento' che il presidente Usa Donald Trump
ha espresso per il numero uno della Fed Jerome Powell non
spaventano le Borse europee.
I mercati azionari del Vecchio continente hanno infatti
chiuso tutti in rialzo: la Borsa migliore è stata quella di
Amsterdam, che ha concluso con un aumento dell'1,3%, seguita da
Parigi cresciuta dell'1,2%. Bene anche Francoforte (+1,1%).
Milano con l'indice Ftse Mib ha segnato un aumento finale
dello 0,92% a 40.128 punti. Più caute Madrid e Londra, comunque
positive rispettivamente dello 0,6% e dello 0,5% finale.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni si è mosso senza
variazioni di rilievo: il differenziale ha concluso la seduta a
86 punti base contro gli 85,7 dell'avvio. Euro debole (-0,3%) a
1,16 contro il dollaro, tranquillo il Bitcoin a 118mila dollari.
Sul fronte dell'energia prezzo del gas in ribasso sul mercato
di Amsterdam: il future sul metano con consegna ad agosto ha
chiuso in ribasso dell'1,1% a 34,4 euro al Megawattora. In
leggero rialzo il petrolio, che tenta di tenere quota 67 dollari
al barile.
In questo clima, in Piazza Affari il titolo migliore nel
paniere a elevata capitalizzazione è stato quello di Prysmian,
salito di oltre il 5% a 64 euro spinto anche dalle stime degli
analisti di Bloomberg sul settore elettrico. Bene Stm (+2,9%),
Italgas (+2,8%), con Leonardo in crescita finale del 2,4%.
Generalmente tranquille le banche, a parte il calo di un
punto e mezzo percentuale della Popolare di Sondrio e di Bper.
Tra i titoli principali, pesanti Cucinelli (-2%), con Buzzi in
calo del 3,6%.
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