Borse europee fiacche in attesa
dell'avvio di Wall Street dove i future sono in calo. Dopo
l'inflazione dell'eurozona e i dati sulla manifattura, i mercati
restano in terreno negativo con gli investitori che si
concentrano sulle trattative sui dazi Usa. Ancora in caduta il
dollaro, con il clima di incertezza anche in vista della
maratona per il bilancio americano.
L'indice stoxx 600 cede lo 0,3%. In flessione Francoforte
(-0,5%), Milano e Parigi (-0,4%), Londra (-0,3%). In
controtendenza Madrid (+0,2%). I principali listini del vecchio
continente sono appesantiti dal comparto della difesa (-1,7%).
Male anche le banche (-1%) e il settore tecnologico (-0,6%).
Acquisti sull'energia (+0,3%), con il petrolio che rialza la
testa. Il Wti sale dell'1% a 65,78 dollari al barile e il Brent
si attesta a 67,41 dollari (+1%). Giornata positiva anche per il
lusso (+0,8%) e le utility (+1,3%), queste ultima mentre il
prezzo del gas sale dell'1,4% a 33,38 euro al megawattora.
In lieve calo i rendimenti dei titoli di Stato. Lo spread tra
Btp e Bund è stabile a 86 punti, con il tasso del decennale
italiano al 3,41% e quello tedesco al 2,54%.
A Piazza Affari scivola ancora Mediobanca (-3,6%), dopo il
collocamento della quota di Mediolanum (-0,7%). Netto calo per
Leonardo (-3,1%), in linea con il settore europeo. Vendite su
Mps (-2,7%) e Stm (-1,9%). Nel listino principale brilla
Cucinelli (+2,4%). Acquisti su A2a e Enel (+1,9%). In luce
Campari (+1,2%) e Moncler (+1%).
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