Blocco kazako, estro brasiliano e un gioiellino già del Chelsea: la favola Kairat così a San Siro

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Fra trasferte infinite e fusi orari da smaltire, la squadra kazaka arriva a Milano con il rischio di trasformarsi presto in vittima sacrificale. Ma Chivu non intende accettare cali di concentrazione, anche a causa dell'apparente solidità della squadra di Urazbakhtin

Gregorio Spigno

Giornalista

5 novembre - 10:18 - MILANO

La storia è di quelle romantiche. Quasi con contorni fiabeschi. La Cenerentola della Champions League che però - a differenza della principessa Disney - per viversi la sua, di favola, deve farsi ore ed ore di viaggi, di voli internazionali (quasi intercontinentali), di scali, recuperare da pesanti fusi orari. Perché Almaty sarà pure la città più popolosa del Kazakistan, ma dallo stadio di San Siro dista quasi 7.000 km. Che rischiano di sentirsi tutti. Le 10 ore di volo per raggiungere Milano diventeranno un fattore nella sfida all'Inter in programma domani? Presto per dirlo, considerando pure che la squadra kazaka qualche lacuna ce l'ha pure (o soprattutto) sul piano tecnico. Di certo, però, c'è che la squadra campione della Qazaqstan Prem'er Ligasy avrà tutta l'intenzione di godersi  un palcoscenico prestigioso come il Meazza. Schierando la stessa squadra che ha appena trionfato in campionato: domenica 26 ottobre il Kairat ha conquistato un altro titolo pareggiando in casa contro l'Astana, e oggi spera di replicare un successo sulla carta ben più complesso in casa dell'Inter.

i numeri

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Fin qui il Kairat in Europa ha giocato 3 partite, raccogliendo un punto all'esordio contro l'altra Cenerentola, il Pafos, e zero tra Sporting Lisbona e Real Madrid. Un gol segnato, 9 subiti. Ma attenzione a non farsi ingannare dai numeri: quella kazaka è una squadra solida e forte fisicamente, nonostante le reti subite dicano il contrario. Contro il Real è rimasta in partita per larghi tratti del primo tempo, passando in svantaggio solo a causa di un calcio di rigore prima che i Blancos prendessero il largo nel finale. Simile il discorso anche per la partita con la squadra portoghese: sotto solo allo scadere dei primi 45', poi il crollo con 3 gol subiti in 3 minuti. Una chiave tattica che l'Inter potrà sfruttare domani per spedire Chivu sull'Olimpo dei tecnici da record, perché il rumeno potrebbe diventare il primo allenatore in assoluto a vincere le prime 4 sfide europee senza subire nemmeno un gol. Ci avrà riflettuto? Probabile, ma prima va superato il Kairat. "Non ascolto le chiacchiere - ha detto il tecnico nerazzurro presentando la partita -, so che ci aspetta una partita importante e non semplice. Non è mai scontato vincere in Champions League. Affrontiamo una squadra che ha superato quattro turni preliminari, eliminando anche il Celtic".

blocco kazako e...

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Fin qui, l'allenatore dei kazaki Rafael Urazbakhtin ha spesso optato per un 4-2-3-1 che si trasforma in in 4-4-2 in fase di non possesso per guadagnare solidità. E la rosa, principalmente, è costruita su una base nazionale con l'aggiunta della giusta dose di fantasia inserita dall'estero: i "locals" sono ben 15 su un gruppo di 28 tesserati. Il resto? Presente un po' di Est Europa (Russia, Bielorussia, Serbia e Georgia), un paio di portoghesi, due israeliani con passaporto tedesco e un poker di brasiliani tutti in attacco (Ricardinho, Joao Paulo, Edmilson ed Elder Santana). Il 50% di questi però non ci sarà causa infortunio. Per le prime due partite tra i pali è andato Kalmyrza, superato nelle gerarchie all'ultima (e nell'unico clean-sheet del Kairat) da Anarbekov. Ma in linea generale gli undici sono spesso gli stessi: linea difensiva composta da Tapalov, Martynovich, Sorokin e Machado Mata, in mezzo Kasabulat e Arad, mentre ci sono più variazioni sulla trequarti. Il punto fermo della squadra è il più giovane di tutti, il classe 2008 Dastan Satpaev, 14 gol e 7 assist in 26 partite di campionato. Più di qualcuno giura arriverà lontano, intanto il solito Chelsea ha anticipato la concorrenza e versato al Kairat quasi 2 milioni e mezzo di euro per aggregarlo dall'estate prossima alla squadra Under 21 Blues. Il ragazzo si farà? L'Inter spera non sia così. O quantomeno non già a partire da oggi...

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